Assurde voci si rincorrono sui social network, come al solito, ogniqualvolta accade una tragedia alla quale inizialmente non si riesce a dare spiegazione. Stavolta, e non potevamo non aspettarcelo, è accaduto anche per l'incidente aereo dello scorso 19 agosto sui cieli di Ascoli Piceno. Che in effetti ci sia stato qualcosa di strano a causare la morte dei quattro piloti, è assodato, ma lo spiegheranno le indagini e le scatole nere, senza ipotesi fantascientifiche.

Secondo chi ha tirato fuori la storia, in alcuni fotogrammi di un servizio filmato messo in onda dalla Rai, ci sarebbe un oggetto scuro dalla sagoma non direttamente riconducibile a quella di un caccia Tornado.

Da qui inizia una spiegazione tipica delle guerre stellari. A cominciare dal fatto che i due aerei poi precipitati, sarebbero andati oltre le istruzioni per l'esercitazione, proprio per seguire il misterioso oggetto entrato nel nostro spazio aereo. Ora, come molti affermano, questi oggetti non identificati che proverrebbero da un altro pianeta, per giungere fino a noi sfrutterebbero energie enormi e propulsione antigravitazionale. I Tornado avrebbero quindi subito alterazioni del campo gravitazionale che hanno provocato il malfunzionamento delle sofisticate e sensibilissime apparecchiature di bordo. Un non controllo dell'aereo ed un non funzionamento dei seggiolini eiettabili, sempre a causa delle interferenze, avrebbe causato lo scontro.

Peccato però che come quasi sempre accade quando si notano strane macchie scure nei filmati o nelle foto digitali, all'origine ci sia un uccello, che a causa del suo movimento, non viene catturato dall'obbiettivo con tutti i suoi particolari. In pratica quando viene videoregistrato mentre sta volando allontanandosi ortogonalmente dal testimone, assume una forma ovale o a goccia, ben confusa, anche a causa degli algoritmi di compressione, che fa venire in mente, ai più, un disco volante.

Come ci insegnano i tecnici fotografici, però, basterebbe confrontare il colore dell'oggetto con quello del paesaggio attorno per capire a quale distanza dall'obbiettivo sia, e da questo valutare le piccole dimensioni. Aspettiamo quindi i risultati delle indagini, ma restiamo anche tranquilli sul fatto che non ci siano extraterrestri sbadati che fanno cadere aerei terrestri a causa del loro sistema propulsivo.