Buenos Aires, 19 agosto. Erano le 4.30 in Italia, mezzanotte e mezza nella provincia di Cordoba, in Argentina, quando l'auto guidata da Manuel Horacio Bergoglio - nipote trentacinquenne figlio del fratello scomparso di Papa Francesco stando all'agenzia locale Diarios - dalle prime ricostruzioni a causa dell'alta velocità ha tamponato un camion carico di mais che usciva da una stazione di servizio sull'autostrada che collega due delle città più grandi dell'interno, Cordoba e Rosario, al chilometro 594 vicino alla località di James Craik, a circa 550 chilometri da Buenos Aires.

La famiglia rientrava a casa dopo un lungo fine settimana di vacanza. Nello scontro hanno perso la vita la moglie di Manuel, Valeria Carmona, di 39 anni e i due figli Jose e Antonio di 2 anni il primo e di appena 8 mesi l'altro. Valeria Carmona e Jose sono morti sul colpo mentre il figlio più piccolo, Antonio, è deceduto poco dopo essere arrivato in ospedale. Manuel Horacio è in prognosi riservata dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico a causa dei traumi multipli, di una lesione epatica e di una frattura esposta del braccio destro e, precisano i medici, si trova sotto respirazione assistita all'ospedale Pasteur di Villa Maria, sempre in provincia di Cordoba, a quanto pare in gravi condizioni e in pericolo di vita.

Illeso, invece, il conducente del camion, Raul Pombo, il quale ha dichiarato alla stampa locale di aver avvertito l'urto mentre stava guidando e di essersi fermato circa duecento metri più avanti per capire la situazione. Il Papa ha ricevuto la notizia via telegramma durante le prime ore di questa mattina ed essendo particolarmente addolorato ha chiesto ai fedeli di unirsi a lui in preghiera, come ha dichiarato padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano.

La Radio Vaticana rende noto che tutti i collaboratori e dipendenti del Papa presenti nella Santa Sede si stringono attorno al Pontefice e partecipano al triste e sfortunato lutto che ha colpito la sua famiglia.