Lesina è un piccolo borgo di seimila anime in provincia di Foggia: da questo piccolo paese è partita quella che può essere considerata come una delle più grandi truffe degli ultimi anni nel mondo della Scuola. Sono almeno un centinaio le 'falsi' insegnanti di sostegno ai disabili che sono partite da questo piccolo paesino per insegnare in tutta Italia: Bologna, Cesena, Forlì, Campobasso, Firenze, Monza, Treviso, Piacenza, Pescara. Per riuscire ad ottenere l'immissione in ruolo hanno comprato delle finte lauree, diplomi e titoli di specializzazione: la 'mente' di questa truffa è Anna Maria Stoico, vigilessa che si occupava di fornire alle 'finte maestre' questi attestati falsi in cambio di somme di denaro particolarmente importanti (si parla anche di 14mila euro).

I falsi titoli venivano stampati addirittura presso una cartoleria di Lesina e le nuove 'maestrine' che fino al giorno prima avevano fatto di tutto tranne che studiare per diventare insegnanti (cameriere, commesse, bariste, pizzaiole o contadine) mandavano le domande ai vari Istituti, salvo poi ottenere il posto come supplente.



Lesina, false insegnanti di sostegno: tutti sapevano delle lauree da comprare

Mai un controllo, nessuna verifica nel momento in cui venivano chiamate ad insegnare: decine di scuole d'infanzia, elementari fino alle università (Lumsa di Roma, Cattolica di Roma Salerno, Catania, Padova) sono cadute vittima di questa colossale truffa. 

'Ero stanca di fare la pizzaiola' ha confessato una delle falsi docenti di sostegno.

'Così ho pagato 14mila euro per avere la laurea. I moduli erano già tutti compilati'. Le false maestre, in genere, sono imparentate con carabinieri, poliziotti e finanzieri della zona: a Lesina tutti sapevano che per ottenere un posto come insegnante bisognava rivolgersi alla vigilessa. La procura di Foggia ha aperto un'inchiesta e si teme che le 'falsi insegnanti' siano molte di più del centinaio finora scoperte: è stato aperto, inoltre, un conto corrente dove le 'maestrine' potranno versare di loro spontanea volontà il denaro illecitamente preso.