Cardito (NA) - Sono oramai quindici giorni che i lavoratori dell'Iper GVC, presso il C.C. La Masseria di Cardito, continuano il presidio pacifico all'esterno della struttura per invitare i cittadini ad essere solidali con loro, dopo che gli stessi non hanno nessuna garanzia sul loro futuro lavorativo. Nel frattempo la tensione sale tra i titolari del gruppo, stamattina, innanzi a decine di testimoni e anche alle forze di polizia, uno di loro ha attaccato verbalmente ed in maniera veemente, come da foto in didascalia, un responsabile sindacale, reo di aver diffuso, tramite un altoparlante, l'intervento al Senato del senatore 5 Stelle, Sergio Puglia, l'unico rappresentante delle istituzioni che sta facendo qualcosa di concreto, insieme al Cub Flaica di Napoli, per questi operai.

Tutto è iniziato quando il Gruppo GVC ha ceduto ad un imprenditore casertano un ramo d'azienda, appunto l'Iper GVC, tutto ciò all'insaputa dei dipendenti... in barba a tutti gli statuti dei lavoratori. Come se non bastasse, queste persone devono ancora avere arretrati dal Gruppo Gvc di stipendi, 13e e 14e mensilità maturate e non elargite. Come avviene nei più intrigati gialli che si rispettano, questi operai al momento non sanno ancora per chi lavorano, per il GVC o per l'altro gruppo?

Mistero, da Agatha Christie!

Nonostante questo mistero da appurare la nuova dirigenza non vorrebbe accollarsi i vecchi contratti e, dal momento in cui sono entrati in possesso della struttura, hanno pensato bene di sostituire gli attuali dipendenti con manovalanza loro e vorrebbero, nel caso in cui accettassero i vecchi contratti, spostare queste persone, che lavorano da anni a La Masseria, in altri centri commerciali di loro proprietà sparsi tra la provincia di Caserta e quella di Benevento.

Un vero modo implicito per far capire a questi lavoratori che non sono graditi dalla dirigenza entrante. Il presidio, come detto, va avanti da quindici giorni e sempre più cittadini stanno sposando la causa di questi impavidi lavoratori, che hanno servito l'utenza per oltre quindici anni con rispetto e professionalità. Quindici giorni nei quali la loro unione si è rafforzata in maniera esponenziale facendo capire che nella terra del malaffare la legalità è ancora viva.

Nonostante le provocazioni che stanno subendo, senza mai raccoglierle, queste persone per oltre dodici ore al giorno sostano lì innanzi ai cancelli, dove si è svolto il proprio passato lavorativo... sperando che oltre quei cancelli possa esserci, ancora, il loro futuro.