L'orsa Daniza, faceva parte del progetto, a livello europeo, "Life Ursus", era stata trasferita dalla Slovenia, nel 2000, nei boschi del Trentino, per incrementare la popolazione degli orsi in quella zona. Dal 2000, ad oggi, in Trentino, la popolazione degli orsi ha raggiunto 50 esemplari in perfetta salute (come si rivela dai rapporti sul progetto, presenti sul sito della provincia autonoma). Dai dati risulta che Daniza è la più anziana (19 anni), e si è già riprodotta più volte nel corso di questi anni. La conoscenza di Daniza, per tutti noi, è avvenuta a ferragosto, quando un uomo addentrandosi nei boschi vicino Pinzolo (TN) in cerca di funghi, si è trovato a faccia a faccia con l'orsa, che l'ha aggredito. Però gli orsi, come spiega l'esperto, aggrediscono solo ed esclusivamente in determinate occasioni. L'orso in genere diventa aggressivo se: è ferito, le femmine hanno cuccioli ancora in fase di svezzamento (questo potrebbe essere il caso di Daniza), stanno mangiando, spaventati improvvisamente, sono rintanati nelle proprie tane, o se l'uomo ha atteggiamenti non tanto chiari, mentre si trova nelle vicinanze. Anche quest'ultima punto potrebbe essere la causa dell'attacco dell'orsa a Daniele Maturi. Immediatamente, dopo l'accaduto, la Provincia di Trento emanò un'ordinanza per la cattura di Daniza, che come tutti sanno si è conclusa in modo tragico per l'animale. Tra la notte di mercoledì e giovedì, quattro guardie forestali sono riuscite a stanare Daniza, e procedere alla sua cattura rispettando tutti i protocolli stabiliti, scagliandole addosso un dardo anestetico. Una delle quattro guardie, che vuole mantenere l'anonimato, ha raccontato gli ultimi istanti di vita di Daniza.

"L'orsa, dopo essere stata colpita si è accasciata al suolo, ma quando ci siamo avvicinati, Daniza  era ancora viva, ma sono sopraggiunte complicanze. Un veterinario ha fatto il possibile per salvarla, ma senza attrezzature adeguate non è riuscito a fare nulla". La guardia forestale, continua, raccontando che: "Daniza, per 10 minuti ha sofferto parecchio, prima di esalare l'ultimo respiro. La scena che ci ha provocato enorme tristezza è stata, quando i cuccioli hanno cercato di avvicinarsi alla loro madre senza poterla raggiungere." I veterinari lo sanno bene, conferma l'esperto Marco Melasi (presidente dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), questo tipo di anestesia (telenarcosi) è sempre rischiosa, perché l'animale subisce uno stress importante e possono sopraggiungere complicanze, se l'animale non è in buona salute. La dose di farmaco che si utilizza è comunque standard e dipende dalle condizioni fisiche e peso dell'esemplare". Per la morte di Daniza, però, non ci sono ancora spiegazioni, ed è per questo che lunedì si procederà ad un'autopsia sul suo corpo, per accertarne le cause. I dubbi però restano; ma se Daniza faceva parte del progetto, non doveva essere monitorata spesso?  E poi, che fine faranno quei piccoli cuccioli senza la loro madre?