L'Isis continua la sua campagna mediatica del terrore. L'ultima iniziativa attraverso il social network Twitter, con un messaggio audio registrato dal portavoce Abu Muhammed Al Adnani, che rivolge il suo appello ai musulmani: uccidere i miscredenti americani ed europei, in particolare francesi, in qualunque modo e di attaccate i civili. Questa nuova sconcertane minaccia è diretta a tutti i Paesi che sostengono le operazioni militari di Usa e Francia in Iraq. Per questa nuova aggressione mediatica, il ministro dell'Interno francese ha inviato un telegramma a tutti i prefetti chiedendo di accrescere i livelli di sorveglianza di tutte le forze addette alla sicurezza, soprattutto per quegli edifici definiti sensibili durante eventi sportivi, religiosi e culturali.

Lo Stato Islamico, dunque, vuole che i suoi miliziani uccidano i civili dei Paesi occidentali e tutti quei cittadini che appartengono ai Paesi partecipanti alla coalizione contro l'Isis: si tratti di un soldato o di un civile, appartengono entrambi al governo nemico.

L'audio messaggio di Al Adnani termina preannunciando la conquista di Roma, con frantumazione delle croci e schiavizzazione delle donne dei nemici, il tutto con l'aiuto di Allah. Naturalmente non poteva mancare un insulto al presidente Obama definito "mulo degli ebrei".

Al fronte

Sul fronte di guerra, lo Stato Islamico ha riconquistato in Iraq le citta' di Alsger e Saqlawiyah, a nord di Falluja . E proprio in questa zona di guerra sarebbero stati eliminati dai jihadisti circa 300 soldati iracheni con l'uso di gas cloro. La notizia è stata data da media arabi che citano come fonti parlamentari della provincia di Diwaniyah. Invece stanno ottenendo buoni successi i curdi che sono riusciti a rallentare l'avanzata degli jihadisti in Siria, in prossimità del confine con la Turchia, ad est di Kobane.

La notizia è stata resa nota attraverso Redur Xelil, un portavoce dei curdi siriani e, indirettamente, l'Osservatorio Siriano per i diritti umani conferma che l'Isis, in effetti, nelle ultime 24 ore non ha ottenuto risultati positivi sul campo. Tuttavia gli jihadisti sono riusciti, in una zona della provincia di Aleppo, ad assumere il controllo di circa una sessantina di villaggi curdi.

L'attacco sferrato dall'Isis contro queste zone siriano-curde ha avuto inizio già la settimana scorsa ed ha provocato una fuga di circa 100000 curdi in direzione della Turchia. Il governo turco, che ha già sul suo territorio un milione di rifugiati siriani, prevede l'arrivo di almeno altre 450000 persone. Ankara ha avviato la chiusura dei passaggi della frontiera, motivando come ragione il fatto che rifugiati curdi avrebbero aggredito le forze di sicurezza col lancio di sassi.

Ma è opinione comune che il vero motivo sia quello di evitare che curdi turchi possano entrare in Siria per combattere al fianco dei loro fratelli etnici aggrediti dall'Isis.

Putin

La Russia ha annunciato che sosterrà la coalizione contro l'Isis senza farne parte. Mosca ritiene che quella contro il Califfato sia una battaglia comune, ma a condizione che ci sia il consenso di Damasco. Infatti, al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ci sarebbe stata una riunione presieduta dallo stesso Putin, all'interno della quale si sarebbe discusso della collaborazione con i partner circa l'impegno nella lotta contro i miliziani dello Stato Islamico all'interno della legislazione internazionale. La fonte è Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino.