Secondo William Roberts dell'Università del Western Ontario (Canada), solo l'uomo ha una vera e propria memoria temporale, mentre gli animali ne sarebbero privi o comunque risulterebbe molto limitata. Lo studioso ha condotto un esperimento su alcuni topi, lasciandoli liberi in un labirinto dove potevano trovare sia cibo gradito che non. In base a questo esperimento, lo studioso ha ipotizzato che gli animali hanno una memoria episodica. Ricordano cioè dove aver trovato il formaggio, ma più passa il tempo, più il ricordo svanisce. La ricerca darebbe quindi ragione, afferma Roberts, alla teoria che gli animali siano bloccati nel tempo senza nessuna percezione del passato e del futuro. (fonte Focus). Tale ipotesi però è generalmente contestata da tutti i padroni di animali.

E' sufficiente che vi fate un giro sul web per cogliere le obiezioni in proposito, con tanto di esempi e racconti da parte di chi possiede un animale.

L'orologio lo ha inventato l'uomo: alla natura non serve

Una cosa è certa: la misurazione del tempo è un'invenzione umana ed è risaputo che se un uomo viene rinchiuso per molto tempo, senza orologio, perde la cognizione del tempo e quando esce non è in grado di dire se è passato un giorno un mese o un anno, a meno che lo sfortunato prigioniero non segni da qualche parte ogni sorgere o calar de sole. Gli animali, invece, biologicamente sono in grado di percepire il cambio delle stagioni, sanno quando andare in letargo, quando in riproduzione, quando migrare e il loro pacchetto genetico provvede ad aumentare il volume del pelo nelle stagioni fredde.

Può darsi che tutto ciò avvenga inconsciamente e di istinto, ma se gli scienziati compissero studi sui cani rinchiusi nei canili, si accorgerebbero che con il passare dei giorni la prigionia li manda in depressione, in stress e in molti casi si lasciano morire. Se fossero bloccati nel tempo, come dice il professor Robers, non dovrebbero mostrare lo stesso comportamento del primo giorno di reclusione in tutto l'arco del loro soggiorno che spesso dura tutta la vita?

Chi possiede un animale domestico non crede alla teoria della mancanza del senso del tempo: sa bene che le feste che fa al patrone che si è assentato per un lungo periodo di tempo appaiono spesso molto più esuberanti e lunghe di quelle di quelle relative ad un'assenza più ridotta in termini temporali. Sa anche che non solo il cane è in grado di riconoscere le strade che lo riportano a casa, ma anche ricordarsi a distanza di anni la localizzazione di qualche oggetto in luoghi non abitudinari (come ad esempio una fontana, un albero particolarmente interessante, o qualche luogo dove in passato ha trovato, in più di un'occasione, qualche schifezza da mangiare ecc.).

Se poi non hanno il senso del tempo in minuti, ore e giorni, forse perché non hanno l'orologio e la natura ha fatto in modo che non servisse loro, possederlo. Fa tuttavia eccezione l'ora della pappa. E' comune sentir dire dai padroni dei cani e dei gatti: ha l'orologio in testa. Viene a chiedere la pappa alle tot ore in punto, né un minuto prima, né un minuto dopo. Ci puoi rimettere l'orologio. C'è da domandarsi se questi scienziati abbiano mai posseduto un animale domestico, perché dai risultati che forniscono sembrerebbe proprio di no.