Primi raid degli Stati Uniti e dei paesi alleati contro l'Isis. Secondo alcune indiscrezioni avrebbero partecipato all'operazione Arabia Saudita, Emirati Arabi, Giordania, Bahrein e Quatar. Sarebbe stata bombardata la città di Raqqa, considerata la capitale dei jihaidisti.
Inoltre, è stata colpita anche la regione dove sono tenute prigioniere Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. I raid hanno iniziato a mietere molte vittime, circa 120 jihadisti e qaedisti. Queste informazioni sono state diffuse dall'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, e fornisce un bilancio delle vittime tra cui anche otto civili. Il governo siriano, dal canto suo, ha dichiarato che Israele ha abbattuto un aereo siriano sul Golan. Secondo alcuni testimoni l' aereo sarebbe caduto nelle vicinanze del villaggio di Mashara. Secondo il portavoce militare Moty Elmoz ha sostenuto che si è trattato di un' azione difensiva.

Secondo la radio militare si sarebbe trattato di un Sukhoy 24 e i due piloti si sarebbero catapultati prima dello schianto.

Gli americani affermano di aver iniziato l' attacco per evitare un possibile attacco da parte dei jihadisti. Negli Stati Uniti, in seguito ai bombardamenti, è scattata la massima allerta anche se, per il momento, non vi sono delle minacce specifiche. Secondo il Washington Post, gli americani avevano in mente di colpire almeno 20 obiettivi e dall' 8 agosto, giorno in cui è iniziata la spedizione, né hanno distrutto 190. Anche se, fino adesso, si è trattato esclusivamente di un' azione difensiva verso il personale diplomatico e militare americano che si trova in Iraq e di sostegno verso gli iracheni che si oppongono all'Isis.

I raid aerei hanno colpito, anche, delle postazioni dello stato islamico che si trovano ad Hasake, la città a maggioranza cruda. Sono stati colpiti persino i guerriglieri di Khorasan. Queste sono le notizie giunte fino ad ora. Non ci resta da attendere le prossime della coalizione americana e una possibile reazione della coalizione jihadista.