Ritornato da dieci giorni dalla Guinea Craig Spencer 33 anni, accusa i primi sintomi della febbre emorragica giovedì: subito ricoverato al Bellevue Hospital struttura che ospita pazienti con alta probabilità di contagio. Ora si ricostruiscono gli ultimi dieci giorni del medico, per tentare di isolare la gente con la quale sarebbe venuto a contatto. Finora è stata isolata la fidanzata, due amici e l'autista che avrebbe prestato l'auto al dottore per rientrare da una partita di bowling a Williamsburg. Allo stato delle cose, nessuno di essi sarebbe positivo all'ebola.

Spencer, ha lavorato per Medici Senza Frontiere in Guinea fino al quattordici ottobre. La situazione desta preoccupazione tra coloro che stanno tentando di arginare l'epidemia. Prima di arrivare a New York, il medico avrebbe attraversato l'Europa ma ancora più preoccupante, è che nella giornata in cui poi il medico ha allertato egli stesso i sanitari, ha preso la metropolitana ed ha percorso un tratto di Manhattan per il suo giro di jogging.

La situazione a New York parrebbe essere di grande paura, il medico missionario, in questi giorni di permanenza nella metropoli, sarebbe entrato in contatto con un numero indefinito di persone, per questo c'è grande allarmismo tra i newyorkesi. A tal proposito invece, i medici, rassicurano tutti che quando Spencer girava per la città i sintomi non erano presenti e dunque il contagio non può essere avvenuto.

L'ebola infatti diventa contagiosa quando si entra in contatto con un paziente già in stato febbrile alto, nausee e disturbi gastrointestinali che porterebbero i fluidi corporei ad infettare. In arrivo a New York per fronteggiare eventuali focolai è in arrivo il Cdc, ovvero la massima autorità sanitaria presente Negli Stati Uniti.

Altro caso, oltre al medico missionario in Guinea, giunge dal Mali. Una bambina di due anni avrebbe contratto il virus: per fortuna sono stati tempestive le autorità sanitarie del luogo che hanno messo immediatamente in quarantena tutti coloro che sono entrati in contatto con la bambina.