I casi di malasanità in Italia purtroppo sono ancora tantissimi e spesso restano impuniti.

Non è il caso dei tre medici (tra i quali si annovera il primario del reparto di cardiochirurgia) dell'ospedale San Carlo di Potenza i quali, nel 2013, hanno operato una paziente 71enne purtroppo deceduta durante un intervento cardiochirurgico. Gli stessi, nonostante avessero constatato l'avvenuto decesso della donna, hanno continuato ad operare la vittima probabilmente, come svelato dagli investigatori, per "celare" errori molto più gravi verificatisi durante l'intervento, come sembra anche emergere da registrazioni pubblicate sul sito Basilicata 24 e poi utilizzate e analizzate dalla Squadra mobile. 

L'ordinanza emessa dal g.i.p.

del capoluogo lucano su richiesta della Procura della Repubblica ha tratto in arresto i tre medici, uno dei quali, il primario, Nicola Marraudino, 54enne, è stato anche accusato di "falso in atto pubblico" e di "falso ideologico in atto pubblico", mentre gli altri due, Michele Cavone (61enne) e Matteo Galati (46enne) risponderanno "solamente" di omicidio colposo in concorso. I tre sono stati arrestati dalla Polizia e adesso si trovano ai domiciliari.

Ovviamente in seguito ai provvedimenti cautelari emessi dal g.i.p. di Potenza, il commissario dell'ospedale San Carlo, Rocco Maglietta (nominato a seguito delle dimissioni del dg Giampiero Maruggi) ha disposto l'immediata interruzione dell'attività ordinaria del reparto di cardiochirurgia.

Purtroppo si registrano sempre più spesso casi di malasanità, più o meno gravi, che molto spesso vengono trascurati, inabissati o addirittura archiviati; quello di Potenza avvenuto nel 2013 è stato invece monitorato dagli investigatori e dalla Procura che, raccolte diverse prove e testimonianze, ha ritenuto necessario procedere all'arresto dei suddetti medici.

Le dimissioni del dg ed il coinvolgimento del primario del reparto hanno aggravato tale episodio in quanto i colpevoli dovevano essere sospesi in attesa di giudizio nel periodo in cui i fatti si erano verificati.