"Scramble, Scramble" . L'allarme è scattato una settimana fa per i piloti della RAF che hanno dovuto individuare un aereo russo che stava sconfinando in territorio inglese. Si è trattato dell'ultimo di una serie di "sconfinamenti" avvenuti tra il 28 ottobre e il 1 Novembre.

Nell'ultima settimana di Ottobre, secondo quanto riportato dalla NATO, ci sono state ben 26 intrusioni nello spazio aereo europeo operate da aerei militari russi. Tutte avvenute tra il 28 ed il 29 ottobre ad opera di velivoli militari di diversa tipologia. Aerei sempre identificati e accompagnati fuori dallo spazio aereo europeo.

Operazioni compiute da caccia dei diversi stati del patto atlantico volte a garantire la sicurezza dei paesi, ma anche del traffico aereo civile. Infatti i velivoli militari russi non hanno trasponder e non sono identificabili dai radar. Inoltre non hanno un piano di volo e navigano senza possibilità di essere contattati mettendo anche a rischio i voli civili.

Si è trattato, secondo quanto si apprende dal sito della NATO - di un intensa, inusuale attività su larga scala di veilvoli russi nello spazio aereo europeo.

Come si legge nello stesso comunicato NATO, i caccia intercettori del patto atlantico hanno compiuto dall'inizio dell'anno oltre 100 missioni per raggiungere aerei russi che avevano sconfinato.

Un numero tre volte di maggiore di quanto registrato in tutto il 2013.

A pochi giorni dal 25° anniversario della caduta del muro di Berlino questi eventi fanno ritornare alla mente il clima da guerra fredda che aleggiava allora, quando questi sconfinamenti erano all'ordine del giorno. Oggi però non ci sono più i blocchi contrapposti e l'assetto geopolitico europeo è completamente diverso, ma da Est i nostri cieli sono ancora solcati "provocatoriamente" dai Bear o dai Mig mettendo alla prova il sistema di difesa NATO e i suoi caccia, sempre pronti al decollo a seguito degli SCRAMBLE.

Difficile attribuire una ragione tecnica a tutti questi sconfinamenti cosi concentrati in un periodo cosi breve. Si tratta chiaramente di una intensificazione delle attività aeree militari russe. Una delle ragioni potrebbe essere l'aumento della tensione negli ultimi mesi tra Russia e paesi NATO sulla questione della crisi Ucraina.