Nuovo e clamoroso colpo di scena nell'infinita inchiesta sul rapimento e l'uccisione di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse.

Elementi emersi nel corso delle ultime indagini, sembra che abbiano accertato la presenza di servizi segreti stranieri sulla scena del sequestro di Aldo Moro in via Fani. E' questo il senso della richiesta di archiviazione disposta dal pg di Roma, Luigi Ciampoli, con la quale si chiede di procedere nei confronti di Steve Pieczenik, consulente del governo italiano all'epoca del rapimento, per il reato di concorso nell'omicidio di Aldo Moro.

LA NUOVA INCHIESTA

La riapertura dell'inchiesta sul caso Moro era stata avviata in seguito alle rivelazioni dell'ispettore di polizia in pensione Enrico Rossi che aveva denunciato la presenza di una moto Honda con a bordo agenti dei servizi segreti la mattina del 16 marzo 1978 in via Fani, a Roma, durante l'azione del commando brigatista per il rapimento di Moro.

Secondo la tesi sostenuta da Ciampoli, Pieczenik, funzionario del Dipartimento di Stato Usa inviato dal governo americano a "consigliare" il ministro dell'interno Francesco Cossiga nella gestione della crisi aperta dal sequestro Moro,avrebbe avuto "un ruolo centrale nell'istigazione o perlomeno nel rafforzamento del proposito criminale delle Br di uccidere Aldo Moro".

Una tesi, in realtà, già confermata dallo stesso Pieczenik che in un libro di memorie, pubblicato anche in Italia nel 2008, aveva rivelato che la sua missione in Italia era proprio quella di spingere le Brigate Rosse ad uccidere Aldo Moro, in modo da destabilizzare la stessa organizzazione terroristica e, allo stesso tempo, "stabilizzare" l'Italia, dove il Partito Comunista, caso unico in tutto l'Occidente, stava per avere accesso al potere proprio con il governo Moro.

"Fino alla fine ho avuto paura che lo liberassero", disse Pieczenik. Sarebbe stato il fallimento del suo piano.

IL RUOLO DEI SERVIZI ITALIANI

Nelle cento pagine dell'indagine del pg Ciampoli emerge anche un ruolo dai servizi segreti italiani, per la precisione del colonnello del Sismi, Camillo Guglielmi, per il quale si ipotizza l'accusa di concorso nel rapimento di Moro e nell'uccisione della sua scorta. Accusa per la quale non è possibile procedere a causa del decesso di Guglielmi.

L'auspicio è che si possa dare seguito rapidamente alle richieste di Ciampoli, prima che sia troppo tardi.