Gli appassionati di calcio ricorderanno senz'altro un grande attaccante nostrano, la cui carriera raggiunse l'apice negli anni '90: Beppe Signori. Nato ad Alzano Lombardo il 17 febbraio 1968, dopo l'esordio nel 1984 nelle file del Leffe ed esperienze successive nel Piacenza e nel Trento, esplose, come accaduto a tanti altri calciatori diventati campioni in futuro, grazie al tecnico boemo Zdenek Zeman nel sorprendente Foggia dei miracoli (100 presenze, 36 gol). Poi divenne una colonna della Lazio (152 presenze, 107 gol), nonché, dopo una meno fortunata avventura alla Sampdoria, un pilastro del Bologna (143 presenze, 67 reti). Poi la chiusura di carriera all'estero, in quei campionati minori a caccia di campioni al tramonto che ne diano lustro: prima in Grecia e poi in Ungheria, rispettivamente nel club di Salonicco Iraklis e a Sopron. Anche se non andarono benissimo, non avendo mai giocato con la prima squadra, mentre solo 3 volte con la seconda. Meno fortunata l'esperienza in Nazionale, che durò solo quattro anni, totalizzando 28 presenze e 7 gol. Ora, purtroppo, è spesso protagonista delle cronache per fatti meno positivi. Prima il calcio scommesse, ora per orologi ricettati. E' stato ascoltato oggi.


La truffa


Il nuovo caso risale a 5 anni fa, il 16 ottobre del 2009, quando la moglie del calciatore, in accordo con lui, si reca da un noto compro-oro per far valutare un anello d'oro e 12 orologi, di cui 3 extralusso. Ma il preventivo, a quanto Beppe-gol, tarda ad arrivare e non riesce neanche a rientrare in possesso degli orologi. Finché non gli viene detto che gli orologi e l'anello erano stati da loro impegnati al Monte dei Pegni di Roma. Così Signori il 10 maggio del 2010 è costretto a sporgere denuncia alla Guardia di Finanza di Tivoli. Per questa vicenda sono già sotto processo 2 persone accusate, rispettivamente, di appropriazione indebita e ricettazione.


Calcioscommesse


Giusto ricordare anche la vicenda del Calcio scommesse. Il primo giugno 2011 viene arrestato dalla Polizia nell'ambito di un'inchiesta legata alle scommesse nel mondo del calcio che vede coinvolti anche altri calciatori e posto agli arresti domiciliari. Due settimane dopo viene rimesso in libertà, mentre il 9 agosto dello stesso anno viene condannato a 5 anni di squalifica e conseguente radiazione da ogni serie o rango. La pena gli sarà poi confermata l'anno successivo.