Il giallo di Costigliole d'Asti continua al 22 novembre 2014 senza una risposta definitiva all'interrogativo: chi ha ucciso Elena Ceste? nonostante l'impegno profuso dagli inquirenti impegnati in questi mesi per capire cosa successe davvero in quel drammatico mattino. Le ultime news di oggi 22 novembre 2014 devono necessariamente fare riferimento alle valutazioni sviluppate nella trasmissione tv Quarto grado. Si ipotizza un femminicidio maturato per asfissia e quindi attraverso la modalità dello strangolamento che sarebbe quindi avvenuto in tempi molto rapidi.



Ultime novità Elena Ceste novembre 2014

Resta ancora da valutare bene il movente, visto e considerato che nelle ultime settimane nuovi personaggi sono entrati, a volte anche in modo maldestro, nella vicenda della quale ci stiamo occupando e cioè la morte dell'analista chimica 37enne Elena Ceste: una vita dedicata ai suoi bambini nella casa di famiglia nella provincia astigiana. La donna era originaria di Torino e proveniva dunque da un contesto profondamente diverso dal microcosmo di Costigliole, che forse le stava stretto, generando un desiderio di evasione che aveva trovato terreno fertile nei moderni social network come Facebook.



Ad un certo punto tutti i dubbi si sono concentrati sulla controversa figura del marito, il 44enne vigile del fuoco Michele Buoninconti. È stato lui a uccidere la donna, per banali motivazioni di gelosia coniugale? Oppure è stato il semplice mandante e il crimine è stato eseguito da altre mani? A tutti questi quesiti stanno da tempo cercando di rispondere gli investigatori, i quali a novembre 2014 si sono però imbattuti in una quantità inquietante di "mitomani" (per non parlare degli immancabili sedicenti "sensitivi") che hanno arricchito il giallo di Elena Ceste di personaggi pittoreschi.

Vi ricordiamo che qualche giorno fa i genitori di Elena Ceste sono stati ascoltati per diverse ore dagli inquirenti, che evidentemente avevano bisogno di alcuni chiarimenti. Inizialmente i genitori della donna hanno difeso con convinzione il genero, salvo poi sospendere il giudizio mano a mano che la sua posizione si è andata aggravando.