Da tempo malato di carcinoma polmonare si è spento oggi nel suo ranch a Crawford, in Colorado, all'età di 70 anni, Joe Cocker. A comunicare la notizia è stato il sito della Bbc avvertito dall'agente dell'artista, Barrie Marshall. Joe Cocker, all'anagrafe John Robert Cocker, era nato in Inghilterra, a Sheffield, il20 maggio 1944. E da qui inizia la sua carriera musicale. A quindici anni nella città attraversata dal fiume Sheaf, con il nome di Vance Arnold costituisce la sua prima band: gli Avengers, seguita dai Big Blues e dalla The Grease Band.

La notorietà arriva nel 1968. Sono quelli anni d'oro per la musica e il Regno Unito insieme agli Stati Uniti ne sono la culla: nuovi suoni e nuove melodie si affacciano al mondo, i Beatles sono ovunque, e proprio da una cover del gruppo di Liverpool che Joe Cocker attira l'attenzione del grande pubblico: With a Little Help from My Friends, proposta nell'emozionante versione soul con la sua voce graffiante e la chitarra solista di un'altra pietra miliare della storia del rock come Jimmy Page; fu un grande successo capace di arrivare in testa alle classifiche inglesi. Nel 1969 canta Delta Lady nel leggendario raduno di Woodstock: è un nuovo successo. Un anno dopo conquista gli Stati Uniti con l'album dal vivo Mad Dogs & Englishmen che entra con il brano "The Letter" nella Top Ten USA.

L'inizio degli anni '70 e il preludio agli anni bui di Cocker: la sua carriera è bloccata dai problemi causati dall'uso di droghe e soprattutto di alcool. Una carriera di alti e bassi che vede il ritorno prepotente negli anni ottanta, prima in duetto con Jennifer Warnes in Up Where We Belong, colonna sonora del film "Ufficiale e gentiluomo", poi con la sua versione di You Can Leave Your Hat On, che accompagnava con la sua ruvida voce lo spogliarello di Kim Basinger nel film "Nove settimane e mezzo". L'ultimo concerto della sua vita la voce roca del rock lo ha tenuto lo scorso anno a Londra, nella terra che gli ne aveva fatto dono settant'anni prima, nell'iperbrittanica come lui, Sheffield.