Parigi ancora nel terrore per il massacro di Charlie Hebdo. Per la polizia francese ci sarebbero altri sei elementi della cellula terroristica ancora in fuga. Hayat Boumedienne, la partner del terrorista di Al Qaeda Amedy Coulibaly, sarebbe stata riconosciuta dalle telecamere di sicurezza dell'aeroporto di Istanbul, secondo le immagini della tv privata turca Haberturk. La donna ha fatto scalo a Sabiha Gokcen con un volo di Madrid il 2 gennaio. Sono in atto ulteriori ricerche, nell'area di Parigi, di una Mini Cooper intestata ad Hayat alla cui guida sarebbe stato avvistato uno dei complici.

La Francia reagisce al terrorismo ed è atteso per mercoledì un numero speciale della rivista satirica Charlie Hebdo tradotto in ben 16 lingue ed una tiratura che si dovrebbe aggirare intorno a 3 milioni di copie, contro le 60mila normali. Nel prossimo numero del settimanale ci saranno nuove vignette su Maometto, sulla politica e le religioni (vedere le foto).

Ancora forti i timori a Parigi

Ieri mattina è stato proprio il premier francese, Manuel Valls, a rompere il ghiaccio, dichiarando con franchezza che "La caccia continua", in quanto "uno dei terroristi aveva certamente un complice". Nelle dichiarazioni rilasciate a RMC e BFM-TV, Valls è tornato a ribadire tutto il suo «orgoglio di essere francese» dimostrato nella marcia di domenica contro il terrore.

Ma ciò non è bastato per far recuperare la sicurezza ai parigini. Il premier ha, infatti, chiarito come le minacce siano ancora presenti, e questo impone di mantenere alta la vigilanza. Concludendo Valls ha, poi sostenuto di dover incrementare il sistema d'intercettazioni, mentre il piano antiterrorismo Vigipirate continua ad essere attivo al suo massimo livello.

Intanto si continuano a circoscrivere obiettivi sensibili con la conseguenza che le 717 scuole e i luoghi di culto ebraici francesi sono da ieri sottoposti a controlli straordinari con oltre 4.700 agenti, tra poliziotti e forze di sicurezza speciali. Ulteriori rinforzi sono attesi nelle prossime 48 ore come ripetuto anche dal ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve, parlando all'istituto "Yaguel Yaacov" di Montrouge, nell'Île-de-France.

Si ricordi che proprio vicino a questa scuola è stata uccisa la giovane poliziotta Clarissa Jean-Philippe. Il suo killer, Amedy Coulibaly, responsabile della strage al negozio kosher a Porte de Vincennes a Parigi, è poi morto nel blitz delle teste di cuoio francesi. Secondo le ricostruzioni il vero obiettivo di Coulibaly era una scuola dell'infanzia ebraica, come dichiara un ostaggio del minimarket a cui il killer aveva rivelato il piano.

Ancora poderosi rafforzamenti della sicurezza a Parigi con oltre diecimila militari che saranno disposti strategicamente in tutta la Francia. L'annuncio è del ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian che spiega come i militari andranno a rafforzare i "4100 gendarmi e Crs già dispiegati".

Hayat in Siria: un commando diviso in cellule

Trova conferma nelle ultime ore l'ipotesi di una organizzazione internazionale molto ben predisposta e divisa in cellule partecipative con origini in medioriente. È il ministro degli Esteri turco, Mevlt Cavusoglu, a riportare che la 26enne Hayat Boumedienne era in Turchia 5 giorni prima dell'attentato ed ha attraversato la frontiera con la Siria l'8 gennaio, dimostrando chiari legami con le organizzazioni fondamentaliste del medioriente. Le immagini di Haberturk riportano Hyat con un velo islamico bianco sul capo, che insieme ad un uomo si sottopone ai controlli in aeroporto. Il controllo è molto rapido ed approssimativo: meno di un minuto. Per i media l'uomo sarebbe un francese di origine nordafricana, Mehdy Sabry Belhoucine.