Si chiama Francesco Manzo, ha 70 anni e per il fisco era un uomo comune che guadagnava solo 15 mila euro all'anno. Poco più di 1200 euro al mese. In realtà l'uomo, originario di Nocera Inferiore (Salerno) ma da anni residente a Padova era titolare di un impero immobiliare che va dal Veneto alla Calabria, passando per Bologna, Siena, Roma e Napoli. Oltre 350 gli appartamenti, 52 le società (del valoredi circa 1,4 milioni di euro) 15 terreni e un fabbricato rurale. Tra questi ci sarebbe anche il Castello a Ponte delle Alpi. In un'intercettazione ambientale in uno dei suoi uffici, i carabinieri hanno immortalato in un video il momento in cui avveniva il passaggio di una valigetta contenente 100 mila euro tra lui e il figlio.

Facevano parte del tesoro anche 52 auto di grossa cilindrata e altri veicoli e 250 tra conti correnti e cassette di sicurezza. Si stima che il suo giro d'affari fosse di 130 milioni di euro. Tutti messi sotto sigillo.

Legami con la camorra

Gli inquirenti sospettano che Manzo, pregiudicato, fosse una sorta di lavatrice per la camorra e l'ex mala del brenta. Molte frequentazioni con personalità legate al mondo della mala sarebbero anche state fotografate. Inizialmente, l'uomo sarebbe riuscito a sfuggire al setaccio delle fiamme gialle perchè i suoi beni erano intestati a terzi.

Maxi blitz di 400 carabinieri

Alle prime luci dell'alba il maxi blitz dei carabinieri. Oltre 400 gli agenti impiegati su tutto il territorio nazionale: Padova, Vicenza, Belluno, Treviso, Ferrara Bologna, Siena, Roma, Napoli, Salerno, Taranto, Matera, Cosenza e Varese.

Gli agenti hanno attuato un decreto di sequestro preventivo d'urgenza emesso dal tribunale di Padova su proposta della commissione distrettuale antimafia di Venezia. Da alcuni dei beni in possesso, alcuni piani del grattacielo della stazione di Padova, è scaturito il nome dell'operazione: "Grattacielo".

Stile di vita troppo appariscente

È stato lo stile di vita del Manzo e dei suoi familiari a far scattare le indagini.

Troppo appariscente e lussuoso per il reddito denunciato. Al momento l'uomo non risulta indagato, ma dovrà spiegare la provenienza dei beni. Tutto questo mentre sarebbero in atto altre 42 perquisizioni in tutta Italia.