Un duro attacco è stato espresso dal Cardinale Raymond Leo Burke contro le idee di apertura a divorziati, risposati e omosessuali da parte del Pontefice Papa Francesco. Il porporato americano ha dichiarato: 'Resisterò al Papa se ci saranno aperture a divorziati, risposati e omosessuali. Non posso fare altro'. Il messaggio inviato al Santo Padre è molto chiaro ed esplicito e arriva subito dopo alcune dichiarazioni innovative espresse da Bergoglio nel Sinodo dei Vescovi.

Burke (classe 1948) è stato nominato Cardinale nel 2010 da Benedetto XVI e recentemente gli è stato affidato l'incarico onorifico di patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta, proprio da Papa Francesco, dopo averlo rimosso da prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.

La rimozione da quest'ultimo incarico però non dipende dall'attuale contrarietà di idee, in quanto era stata già disposta molte settimane prima.

Burke ha però voluto sottolineare che nonostante il suo disappunto non vuole fare del Pontefice un suo nemico, ma ha precisato che in questi anni si vive un tempo difficile, molto doloroso e preoccupante. Secondo quanto dichiarato dallo stesso porporato americano, l'unione tra persone omosessuali non ha nulla a che vedere con il matrimonio. Lo stesso Burke ha comunque assicurato che la Chiesa non è minacciata da nessun evento innovativo, il Signore ci ha assicurato che le forze del male non prevarranno. Il Cardinale statunitense ha aggiunto di voler portare il massimo rispetto al Vescovo di Roma, ma secondo lui la Chiesa sta perdendo in qualche modo la bussola e bisogna fare attenzione a non cadere in errori irreparabili.

La polemica però si è ulteriormente inasprita dopo il primo Sinodo, quando Burke ha manifestato una forte preoccupazione in un momento importante per il cattolicesimo e aveva espresso un pensiero molto forte con le sue dichiarazioni, le quali potrebbero essere considerate gravi e portare a conseguenze disciplinari. Al momento non c'è stata alcuna replica da parte di Francesco e forse mai ci sarà, in altri tempi però chi dissentiva dal pensiero papale rischiava seriamente di perdere la 'berretta rossa'.