Melito, provincia di Napoli. Trovati morti in una pozza di sangue una donna di 33 anni, Anna Esposito, insieme al figlioletto di 2 anni. L'ipotesi più accreditata al momento è quella dell'omicidio - suicidio. Secondo le indagini, la donna avrebbe prima ucciso il figlio avvelenandolo e poi si sarebbe suicidata usando due coltelli. Ad accreditare questa versione sarebbero le condizioni nelle quali sono stati ritrovati i due corpi: il bimbo senza alcun segno di violenza e la donna invece piena di ferite, che si è inflitta con due coltelli da cucina.

Si tratterebbe di un gesto premeditato

La donna, che lavorava in una fabbrica della zona, si era da poco separata dal marito. Negli ultimi giorni, a causa di questa situazione, la donna era apparsa un po' depressa ma nulla faceva presagire un gesto così terribile. Anna, prima di uccidere e il suo bambino e togliersi la vita, ha scritto una lettera al marito e ha strappato le foto del matrimonio. Secondo i carabinieri, l'omicidio - suicidio non sarebbe stato provocato da un raptus ma con molta probabilità si tratterebbe di un gesto premeditato.

I corpi sono stati ritrovati dal fratello e dalla sorella della donna

A ritrovare i corpi sono stati il fratello e la sorella della donna, avvisati da alcuni vicini, i quali non vedendo la donna e il bambino da alcuni giorni, si sono preoccupati. Con le chiavi ricevute dai vicini, i due sono entrati in casa, hanno sfondato la porta della camera da letto nella quale si trovavano i due corpi, facendo così la terribile scoperta: madre e figlio in una pozza di sangue, sei bustine vuote di un medicinale antiinfiammatorio, con il quale probabilmente la donna ucciso suo figlio, e due coltelli con i quali Anna si è inflitta le ferite uccidendosi.

Lutto cittadino a Melito

Il sindaco di Melito, Venanzio Carpentieri, ha indetto una giornata di lutto cittadino e in una nota ha espresso ''profondo cordoglio per la tragica scomparsa della giovane Anna Esposito e del suo bambino, trovati senza vita questa mattina a Melito".