Non è passata inosservata, in questi mesi, la determinazione con la quale la 26enne Veronica Panarello, madre del piccolo Andrea Loris Stival, si è proclamata innocente pur trovandosi ristretta in carcere. In questi mesi Veronica ha finito per vedere incrinati i rapporti con suo marito Davide, che a un certo punto ha smesso di credere alla sua innocenza e nel corso di un colloquio in carcere tra i due è nata una violenta discussione. Secondo quanto emerso da una nota trasmissione tv (Quarto grado) i rilievi sul cadavere del piccolo dicono ora che la morte risale a circa tre minuti dopo essere lasciato cadere nel canale dove poi è stato ritrovato dal pensionato Orazio Fidone per una frattura al capo.

La morte del piccolo sarebbe quindi da ascrivere a un orario diverso da quello preso in considerazione fino ad oggi. Con chi era dunque il bambino?  Se Andrea Loris è morto nella zona del mulino e non in casa bisogna capire bene chi ce l'ha portato e soprattutto in quali condizioni. La difesa di Veronica Panarello presenterà il 29 maggio 2015 il ricorso in Cassazione contro la misura cautelare aggiungendo nuovi motivazioni. Davide Stival, marito di Veronica, ha intanto cambiato lavoro per seguire da vicino il secondogenito. Faceva l'autotrasportatore. Lavora ora per il Comune di Vittoria e in questo modo proverà a crescere Diego, in attesa di conoscere quale sarà il futuro della moglie Veronica Panarello.

Il ruolo delle telecamere nella vicenda

Bisogna fare un'osservazione: i sospetti sono caduti su Veronica da quando la visione delle immagini registrate dalle telecamere ha fatto emergere che non c'era traccia di Loris in auto. Basta questo a provare, da un punto di vista strettamente giuridico, che è stata la donna ad uccidere il figlioletto?

Diremmo proprio di no. È necessario anche sforzarsi di immaginare in quali condizioni psicologiche si è trovata la donna una volta appreso quanto accaduto a Loris che, ricordiamolo, era un bimbo di soli 8 anni che frequentava la scuola Falcone Borsellino e praticava arti marziali. Secondo il vicinato da quella casa arrivavano spesso grida di rimprovero della donna all'indirizzo di Loris ma è chiaro che anche questa non può essere ritenuta una prova di condotta illecita ma solo la spia di un rapporto conflittuale non raro tra una giovane madre e un bambino di quella età di una certa vivacità, tenendo conto che la donna doveva anche fare i conti con la frequente assenza del marito per motivi lavorativi.