In qualche modo si è al momento concluso l'iter giudiziario con protagonista Salvatore Parolisi, il marito di Melania Rea e suo probabile assassino. Secondo la cassazione, Parolisi è realmente il killer della giovane Melania, uccisa oramai 4 anni fa a Colle San Marco (Ascoli Piceno). Dunque il militare avrebbe ucciso la consorte, però non gli sono state riconosciute le aggravanti. Mercoledì scorso è stata ridefinita la nuova pena per lui, dopo che appunto è stata eliminata l'aggravante di crudeltà. Venti anni per il sottufficiale, questa è la nuova pena prevista per il marito di Melania.

In primo grado, Parolisi era stato condannato addirittura all'ergastolo, in secondo ad una pena di 30 anni di carcere, adesso 10 anni in meno. Davvero è terminato l'iter giudiziario di Salvatore Parolisi? Non è detto, perchè i legali dell'uomo hanno deciso di attendere l'esito della sentenza e nel caso, potrebbero chiedere l'appello in cassazione. Non è detto quindi che sia finito tutto.

Il coraggio e la dignità di Michele Rea

Parolisi ha ovviamente saputo della riduzione della pena a 20 anni, sicuramente dal carcere della TV, in quanto non gli è permesso avere contatti telefonici con i suoi avvocati. I famigliari di Melania hanno accettato la decisione dei magistrati sempre con grande dignità.

Per loro la cosa più importante non è tanto la durezza della pena, quanto il fatto che il tribunale abbia riconosciuto la colpevolezza del militare originario di Frattamaggiore. Sul fatto che sia l'assassino di sua moglie, pare che non ci siano dubbi. I parenti di Melania Rea hanno voluto comunque esplicitare la loro sensazione al riguardo, del resto la pena per il carnefice della povera ragazza si è ridotta di molto; ricordiamo che stiamo parlando di 10 anni in meno.

Michele Rea, il fratello di Melania, ha detto alle telecamere del noto programma Rai Chi l'ha visto?: "Avevamo sempre chiesto il massimo della pena consentito in questi casi e l'abbiamo avuto, 20 anni è il massimo consentito oggi, quindi diciamo che siamo soddisfatti da questo punto di vista".