Attraverso un'intervista rilasciata all'emittente televisiva inglese Bbc, Abdul Basit Haroun, consigliere del governo libico, dichiara, che i terroristi del califfato islamico, avrebbero stipulato un accordo con gli scafisti che giornalmente salpano con i loro barconi dalle coste dell'Africa settentrionale, carichi d'immigrati, per giungere in Europa attraverso il Mediterraneo.

Secondo quanto riferitogli da alcuni scafisti, le traversate, che spesso si trasformano in tragedie, sarebbero sfruttate per far giungere i terroristi in Europa, mescolandosi tra gli immigrati.

Quella che fino ad oggi era considerata solo un'ipotesi, se confermata, metterebbe in allarme le cancellerie di tutta Europa, in quanto, una volta sbarcati, i terroristi proseguono il loro viaggio per stabilirsi in vari paesi del Vecchio continente, con l'obbiettivo di pianificare ed eseguire attentati terroristici.

Quella dei trasporti degli immigrati clandestini, inoltre, è stata trasformata dai terroristi in una fonte di reditto: Sempre secondo il consigliere Haroun, infatti, gli uomini del califfato islamico, che sono in procinto di organizzare nuovi attacchi sul suolo europeo, impongono agli organizzatori dei viaggi il versamento della metà dei loro guadagni, in cambio del permesso di operare nei territori da loro controllati.

Più per cercare di non creare allarmismi, che per convinzione, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, smentisce categoricamente questa situazione, dichiarando che, di tutto questo, non è stato trovato alcun riscontro nei lavori d'indagine effettuati da varie procure italiane; Ribadisce comunque, la necessità di continuare a monitorare attentamente il fenomeno clandestini, e non abbassare la guardia.

Conclude aggiungendo che, in tutta Europa, ogni paese è a rischio attentati, per questo motivo le indagini devono proseguire nella massima determinazione.

Progetto europeo contro i trafficanti

Dopo una lunga gestazione, domani partirà il progetto europeo contro i trafficanti di esseri umani in Libia, varato dai ministri della Difesa e degli Esteri europei.

Denominato CMC (Crisis Management Concept), il progetto, inserito nell'agenda europea sull'immigrazione clandestina, prevede una missione navale a guida italiana, e la creazione di un sistema di quote al fine di distribuire gli immigrati e i richiedenti asili politici nei vari paesi europei, secondo determinati criteri di calcolo, che peraltro generano disaccordo da parte di Francia e Gran Bretagna.