In questo fine settimana, sono tantissimi gli immigrati, approdati in Italia, dopo una lunga traversata, circa 5.800. I migranti sono stati aiutati, dalle unità navali e dai mercantili, tirati in salvo da barconi e gommoni poco sicuri e in grande difficoltà,​ al largo delle coste libiche. Tra questi poveri disperati, oltre a uomini soli, ci sono neonati, bambini e tante donne, tra cui molte in stato di gravidanza. Soltanto lunedì 4 maggio, sono sbarcati 779 immigrati (633 uomini, 114 donne e alcuni bambini) provenienti sopratutto dall'Africa centro-occidentale. Verso le 10:00 a Reggio Calabria, sotto un caldo afoso, sono sbarcate parecchie donne africane, alla soglia del parto, in seguito, anche tutti gli altri, composti in gran parte da uomini.

Una cifra davvero altissima, per un solo giorno. Inoltre, purtroppo, nel giro di 48 ore, almeno dieci persone, non ce l'hanno fatta, rinvenuti in mare senza vita. Tre sono stati recuperati dal mercantile Prince 1, erano a bordo di un gommone, nel nord est di Tripoli, altre quattro salme sono state trovate su un barcone, sempre al nord-est di Tripoli e altri due hanno perso la vita, dopo essersi gettati dal gommone, per raggiungere il rimorchiatore Med 8, che si stava avvicinando, a nord di Zhuwara. Inoltre, verso le 2.00 di notte del 5 maggio, secondo la Prefettura di Ragusa, ne sono arrivati altri, si stima siano diverse centinaia di persone.

Questi disperati, sono sbarcati, in maggior parte nei porti siciliani, e secondo i calcoli sono circa 877 persone. Comunque i 5.800 immigrati, dovranno essere distribuiti in strutture in tutta Italia, perché in Calabria è peggio ancora che in Sicilia, spazio per ospitarli non ce n'è più. Le regioni che ne accoglieranno di più, sono l'Umbria, la Toscana e la Basilicata. Per le morti degli immigrati, il premier Matteo Renzi invita l'Unione Europea a: «recuperare una dimensione più umana di fronte ad una Europa che ci racconta tutto su come dobbiamo fare il patto di stabilità, e però non si è resa conto fino ad una-due settimane fa che il Mediterraneo è l'anima di questo continente, e che siamo di fronte alla più grande emigrazione di popoli del mare». La speranza di Renzi è che l'Unione Europea intervenga il prima possibile, per evitare altre perdite di vite umane.