Tutti i più grandi e famosi film degli ultimi trent'anni portano la firma musicale di James Horner - morto il 22 giugno in un incidente aereo - ma il suo nome, magari sconosciuto ai più, è quello del compositore che ha creato magnifiche colonne sonore. Forse non sai chi è lui, ma sicuramente conosci la canzone del Titanic "My heart will go on" interpretata da Celine Dion; e come dimenticare le musiche intense ed emozionanti di pellicole come "La maschera di Zorro" con Antonio Banderas ed Anthony Hopkins,"Braveheart" con con Mel Gibson o "Legends of the Fall" con il cast d'eccezione che vedeva ancora Hopkins insieme a Brad Pitt?

Morte per incidente aereo del compositore James Horner

James Horner è morto in un incidente aereo con il suo velivolo nel quale era l'unico passeggero. La morte del compositore è stata confermata dopo qualche ora dalla sua assistente Sylvia Patrycja, anche se appena venuti a conoscenza dell'incidente l'avvocato di Horner Jay Cooper l'aveva data quasi per certa: "sappiamo che è il suo aereo, e non abbiamo più avuto sue notizie". Lo schianto del velivolo sul quale viaggiava solo James Horner è avvenuto lunedi 22 giugno nei pressi di Ventucopa, fuori dalla Route 33 fra le contee di Ventura e Kern. I vigili del fuoco della Santa Barbara County sono stati allertati intorno alle ore 9.30 e giunti sul luogo hanno spento il rogo, constatando che per il pilota dell'aeromobile non c'era più nulla da fare.

James Horner, premio Oscar per la canzone del Titanic

La discografia del pianista e compositore James Horner è davvero ampia e lascia a bocca aperta: basta scorrere i titoli dei film per capire quale sia stata la portata della capacità musicale di questo compositore che ha risentito molto anche delle influenze della musica classica. A tratti Prokofiev, del quale ha inserito frammenti di Romeo e Giulietta e Alexander Nevsky nelle partiture di Star Trek II e III, o brani di Orff e Wagner nel film Glory - Uomini di gloria. Molte le sue musiche per pellicole cinematografiche dedicate agli spettatori più piccoli: Fievel sbarca in America, Alla ricerca della valle incantata, addirittura Jumanji con il compianto Robin Williams. Ma ancora di James Horner erano le colonne sonore de Il nome della rosa, Aliens (per il quale il regista James Cameron lo aveva talmente esasperato che Horner aveva promesso che non ci avrebbe mai più lavorato insieme), Il rapporto Pelican, Apollo 13.

James Horner morto in uno schianto con il suo aereo privato

L'assistente di James Horner Sylvia Patrycja ha modificato l'immagine di copertina della sua pagina Facebook a lutto: su sfondo nero, una sola scritta bianca: "He is not coming home tonight. Or ever again". La sua morte è arrivata talmente inaspettata che ha lasciato il mondo della musica e dello spettacolo costernati, aprendo un 'buco nero' nel panorama dei compositori di meravigliose colonne sonore che difficilmente sarà riempito. Perché la musica di James Horner faceva questo: ti riempiva di emozioni, e diventavi una diga di gioia o di lacrime che immancabilmente cedeva prorompente. E in effetti in una intervista rilasciata al Los Angeles Times nel 2009 diceva che "Il mio lavoro è quello di assicurarmi che ogni svolta del film sia qualcosa che il pubblico può sentire con il cuore". Ce l'hai fatta, James.