E' davvero il 45enne vigile del fuoco Michele Buoninconti, originario del salernitano, il responsabile materiale della morte della moglie Elena Ceste? Sarà il processo in corso di svolgimento ad Asti a chiarirlo. La donna fu trovata morta in un canale, ben coperta da arbusti, ma il ritrovamento del cadavere fu del tutto casuale, durante operazioni di bonifica a cura di un privato. Senza quei lavori di pulizia forse il corpo non sarebbe stato trovato e questa morte sarebbe rimasta un mistero.

L'occultamento ben riuscito

Il corpo della Ceste era sfuggito agli investigatori, che pure avevano setacciato con cura la zona, a dimostrazione che era stato abilmente nascosto.

Recentemente la stampa specializzata ("Giallo") ha pubblicato immagini di Buoninconti, attualmente detenuto, realizzate nel corso delle udienze. Il Michele Buoninconti che ne viene fuori è molto magro, tirato. Si è fatto crescere i capelli. Indossa pantaloni jeans. Sette mesi in carcere sembrano averlo trasformato.

La consulenza

Il consulente informatico che è stato nominato dalla procura di Asti per riferire tecnicamente sui movimenti in auto di Buoninconti si chiama Giuseppe Dezzani e ritiene di avere soddisfatto le domande del giudice chiarendo ogni aspetto. L'uomo alle ore 9:00 circa del 24 gennaio 2014 sarebbe stato nella zona del Rio Mersa, dove fu poi trovata Elena Ceste. Che ci faceva lì, dopo aver accompagnato i figlioletti a scuola in sostituzione della madre, indisposta?

Chi era Elena Ceste

Improvvisamente scomparsa il mattino del 24 gennaio 2014, ritrovata senza vestiti e senza gli indispensabili occhiali da vista, era originaria di Torino. Era diplomata analista chimica. Soffriva la monotonia della vita provinciale e ultimamente utilizzava i moderni social network allo scopo di ritrovare qualche vecchio compagno di scuola o per cercare conforto in nuove amicizie, anche maschili.

Il marito Michele, noto per alcuni suoi atteggiamenti morbosi in quanto molto geloso, non vedeva di buon occhio tutto questo e temeva tradimenti. Limitava dunque al massimo i movimenti della moglie: per fare un esempio, l'auto era assicurata solo per il periodo scolastico, quando poteva utilizzarla per portare i figli a scuola. I bambini sono stati ora affidati ai nonni cioè ai genitori di Elena Ceste, visto che il loro padre è in carcere.