Papa Francesco ha sollevato dall’incarico il suo medico personale, il dottor Patrizio Polisca, che continua ad essere il medico curante di papa Ratzinger. Continua così il ricambio dei vertici vaticani avviato da Jorge Bergoglio dal momento in cui è stato eletto al soglio pontificio, ma la rimozione del medico personale ereditato dal suo predecessore, Benedetto XVI, solleva interrogativi sui quali proliferano le più svariate interpretazioni, dallo sgarbo a Ratzinger, alle divergenze sulla gestione della sanità vaticana, fino alle voci sullo stato di salute di papa Francesco.

Chi è l’archiatra pontificio, il medico del Papa.

Quella del medico personale del Papa, l’archiatra pontificio, è una figura chiave tra i più stetti collaboratori del papa. Non si tratta, infatti, solo del medico curante del capo della Chiesa, che assiste costantemente ed accompagna in tutti i suoi viaggi, ma di un vero e proprio confidente, al quale il pontefice affida i suoi stati d’animo e le sue preoccupazioni.

Entrato in Vaticano nel 1986 come vice di Renato Bruzzetti, l’archiatra di Giovanni Paolo II, Polisca ne aveva preso il posto al momento della sua collocazione in pensione a 82 anni, fino assumere anche il ruolo di Direttore dei Servizi Sanitari Vaticani, una specie di ministro della salute dello stato vaticano.

Il dottor Polisca ha avuto anche un ruolo di primo piano nel processo di canonizzazione di Karol Wojtyla, avendo riconosciuto, in qualità di presidente della Commissione scientifica per le canonizzazioni, il carattere miracoloso delle guarigioni avvenute in seguito alla invocazione di Papa Giovanni Paolo II.

Le ipotesi sul licenziamento del medico personale di Bergoglio.

La figura di primissimo piano del medico personale del Papa, proprio per la sua vicinanza a Papa Francesco, assegna un’etichetta di ‘mistero’ all’improvviso licenziamento del dottor Polisca, che il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, ha provato a screditare parlando di un normale avvicendamento essendo giunti ad esaurimento i cinque anni di carica alla direzione dei Servizi Sanitari Vaticani.

Motivazione non pienamente credibile proprio per la storia dei predecessori del dottor Polisca, rimarti al loro posto per tempi molto lunghi.

Tra le varie ipotesi sull’improvviso licenziamento del medico personale di Papa Francesco, archiviata quella più fantasiosa sulle condizioni di salute di Bergoglio, pare essere la più credibile quella sulla indisponibilità del direttore dei Servizi Sanitari a ridurre le spese della sanità della Santa Sede. Un punto, questo, sul quale Papa Francesco non intende rinunciare, tanto che, a partire da settembre saranno eliminati i servizi specialistici.

Un argomento in comune, quello della Sanità, con quanto sta avvenendo nel Parlamento italiano, con la differenza che, in Vaticano, i responsabili pagano.