Arriva un altro colpo di scena nel processo di Milano a carico di Silvio Berlusconi, il così detto Ruby ter, con l'ingresso in scena di un nuovo testimone che dichiara che la giovane marocchina lo aveva contattato perché voleva investire a Dubai una parte dei soldi ottenuti dall'ex premier, in cambio del suo silenzio. Berlusconi è indagato anche a Napoli nel processo che lo vede imputato per la compravendita dei senatori.

Le dichiarazioni del nuovo testimone

Il cittadino iraniano Moussavi Tufan, questo il nome del testimone, asserisce di aver conosciuto Karima prima che fosse travolta dallo scandalo, ricordando di averla incontrata occasionalmente in qualche locale di Milano o Genova.

Il loro rapporto inizia con la richiesta di aiuto da parte della giovane nordafricana per impedire al suo ex fidanzato, Luca Risso, la gestione dei 20mila euro che settimanalmente riceveva da Silvio Berlusconi. In questo caso però, il testimone non riuscì ad aiutare Karima, e i loro contatti s'interruppero.

In seguito, nel mese di ottobre del 2013 Moussavi è ricontattato da Karima che gli chiede nuovamente aiuto per investire una grossa somma di denaro negli Emirati Arabi. La cifra di 2 milioni di euro che voleva investire era al di fuori del compenso di 7 milioni che già aveva percepito da Berlusconi; nell'ottobre del 2013 chiede all'iraniano di accompagnarla in una vacanza a Dubai in occasione del suo compleanno e approfittare del viaggio per investire questa grossa somma di denaro.

Una volta arrivati negli Emirati, lei accompagnata dalla suocera e con la piccola figlia al seguito, Moussavi la accompagna a vedere dei primi appartamenti, tra i quali una casa al mare che voleva acquistare per 500mila euro, riservandosi successivi acquisti in futuro.

Le visite alle proprietà da acquistare

Tufan continua la sua dichiarazione di fronte al pubblico ministero Tiziana Siciliano, titolare dell'indagine con Luca Gaglio e al procuratore della Procura di Milano Edmondo Liberati, aggiungendo che al fine di compiere gli investimenti, sono organizzati degli incontri.

L'iraniano conferma di aver accompagnato Karima El Mahroug all'agenzia della NBAD nel Mali of Emirates, dove la giovane marocchina ha provveduto all'apertura di un conto corrente. Al fine di giustificare sia l'apertura del conto sia i versamenti di denaro, Karima ha fatto presente all'istituto bancario le sue intenzioni di investire nel settore immobiliare a Dubai.

Moussavi aggiunge di aver consigliato a Ruby di aprire un conto corrente presso la sede di San Marino della stessa banca, per aver la possibilità di trasferire i soldi nella zona degli investimenti. Nelle settimane successive però, le intenzioni della marocchina sembravano essere cambiate, con la stessa che aveva abbandonato l'idea degli investimenti per dedicarsi solo ed esclusivamente allo shopping sfrenato.

Le contestazioni a Silvio Berlusconi

La procura di Milano contesta a Berlusconi il reato di corruzione, per aver comprato la testimonianza della giovane Karima al fine di voler insabbiare i festini a sfondo sessuale avvenuti all'interno della sua residenza di Arcore. Nei giorni scorsi è stato depositato il provvedimento ufficiale di chiusura delle indagini, che precede la notifica dei relativi provvedimenti di rinvio a giudizio per l'ex premier e per gli altri indagati. Per Silvio Berlusconi questa estate si prospetta molto calda, non solo sotto il punto di vista meteorologo, ma soprattutto per i diversi procedimenti giudiziari ai quali è sottoposto.