Le notizie corrono veloci. E anche lo scontro fra TV e Web imperversa. In ogni caso le novità sono tante da entrambi le parti. E il caso del funerale di Vittorio Casamonica diventa uno spunto per scoprire altre magagne. Così alcuni giornalisti del programma d’inchiesta ‘Agorà’ sono stati circondati e aggrediti dai componenti il clan, a Roma, in via del Quadraro, dove risiedevano. Il giornalista Alfonso Iuliano si è sentito apostrofare con un ‘se non mi dai la telecamera ti ammazzo!’ La notizia sarebbe che il Comune di Roma avrebbe concesso case popolari al clan aprezzi stracciati e che la faccenda si estenda a mezza Roma.

Le case sarebbero almeno 40, secondo la fonte La Repubblica. L’assessore romano alla Mobilità Stefano Esposito ha tuonato: ‘Sarà la guerra totale del Campidoglio ai Casamonica’. Che poi fossero solo le case. Qui si parla di ville sontuose e di una sala scommesse a 4 piani. E nell’aprile del 2008 Il Giornale riportava la notizia dell’arresto di più componenti il clan per traffici illeciti anche in Germania, Spagna e Paesi Bassi. Anche questo il sindaco di Roma Marino non lo sapeva. Nel 2010 è stato scoperto un traffico di società per gli appalti pubblici, fra cui i rifiuti solidi urbani, e di rapporti con il clan calabrese della ‘ndrangheta. E il 24 gennaio 2012 la DDA di Roma scoprì un supermercato di droga all’aperto per giovani adolescenti, in una via della storica borgata della Romanina.

Massimo Lugli, su La Repubblica, ne farà un’ inchiesta, due giorni dopo. Anche questo era sfuggito a Marino e al parroco di Don Bosco. E non sanno nemmeno che il primo commercio del defunto Vittorio erano proprio i cavalli.

Chiesa, mafia e … Alberto Sordi

Insomma, questa vicenda, che ha avuto clamore mediatico a livello mondiale, ha risvegliato un antico odore di mafia che da almeno 50 anni in Italia permea gli ambienti ecclesiali e quelli della capitale romana.

E il don 'tuscolano' aggiunge pure su SkyTG24: ‘Lo rifarei’. Come se per diventare santi bastasse l’assoluzione del Cardinal Ruini, altra notizia emersa sul Web, poi smentita, poi confermata da Lacovea5stelle, che specifica che il Cardinale, in una rubrica sul blog parrocchialeavrebbe risposto ‘Ho assolto io il sig. Casamonica.

Ora è un’anima candida’. Se qualcuno ha dubbi su questo intreccio fra Chiesa, Mafia e Roma, consiglio allora la visione del film cult di Alberto Sordi ‘Il Marchese Del Grillo’, che andrebbe tradotto in più lingue per quanto è completo sul tema.