Il processo a Bossetti, detenuto a Bergamo con l'infamante accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, sta attraversando una fase delicata perché, come evidenziato dalla stampa specializzata in casi analoghi ("Giallo"), sembra che tra Bossetti e la moglie Marita Comi le cose non andassero poi così bene nel periodo fra il 2005 e il 2009, visto che l'uomo stigmatizzava la condotta della moglie, che forse lo tradì in alcune circostanze.

Gli sfoghi rabbiosi del muratore

Bossetti si sarebbe sfogato coi suoi colleghi di lavoro in più occasioni per questo motivo.

In quel periodo particolare Massimo Giuseppe Bossetti aveva palesato significativi mutamenti di carattere: si era incupito e a volte sentiva il bisogno di rivolgersi agli amici per chiedere consigli mentre prima non lo faceva. In seguito, a partire dal 2009, Marita Comi e Massimo Bossetti devono avere trovato il modo di chiarirsi e riavvicinarsi, dopo che, sempre secondo quanto riportato da "Giallo", Bossetti era provvisoriamente tornato a vivere con la madre. Come forse sapete il PM del processo aveva chiesto di sentire gli amanti o presunti tali della donna in aula ma il giudice ha respinto l'istanza. La pubblicità data alla vicenda avrebbe però ferito Bossetti e in un primo tempo si era sparsa la voce di un tentato suicidio in carcere da parte del carpentiere, successivamente smentito con decisione dai responsabili del carcere di Bergamo.

Al momento la situazione processuale di Bossetti resta delicata in quanto i rilievi del codice genetico trovato sui leggins di Yara sembrano inchiodarlo, ma il processo è ancora lungo e i suoi avvocati avranno certamente modo e tempo di difenderlo al meglio.

Le interviste televisive della donna

La posizione ufficiale di Marita Comi in questa vicenda è sempre stata di pieno sostegno al marito, definito nel corso di alcune interviste tv incapace di commettere determinati gesti criminali, ma secondo alcune interpretazioni dell'intera storia proprio la crisi tra i due potrebbe avere causato alcune reazioni "devianti" da parte dell'uomo. Tutto questo andrà comunque dimostrato nel processo. Fino a condanna definitiva, cioè passata in giudicato, Bossetti deve essere considerato non colpevole.