Un padre che obbliga la figlia, una bambina di appena 9 anni, a riempirsi di alcool affinché si stordisca e poi possa abusare di lei. Nemmeno nel peggiore dei gironi danteschi dell'Inferno i dannati per l'eternità sono costretti a subire delle pene e delle punizioni così atroci e scioccanti. Eppure, per una bimba indiana di soli 9 anni, questo non è stato un incubo, ma una squallida e violenta realtà che, anche se ora è terminata, le avrà lasciato un segno indelebile non solo sul corpo, ma anche nell'anima, e queste sono le ferite più difficili da arginare.

Il padre orco, scoperto e denunciato dalla moglie, è stato condannato all'ergastolo per i suoi crimini.

Ha fatto ubriacare la figlia, e insieme a un ragazzo di 20 anni, hanno abusato di lei

Un piano ordito alla perfezione quello del padre "stupratore" indiano, di cui non sono state rese note le generalità. L'uomo, non solo ha costretto la sua bambina a bere dell'alcool per stordirla e violentarla, ma non contento, ha anche "prestato" il corpo della figlioletta ad un amico, un ventenne, affinché anche lui ne abusasse. La moglie del delinquente, dopo aver scoperto cosa aveva fatto alla figlia di appena 9 anni, l'ha portata in ospedale e ha denunciato l'uomo. I medici hanno confermato che la povera vittima portava su di sé dei segni di violenza, e le testimonianze lucide e sempre coerenti della bambina hanno fatto sì che i due criminali fossero arrestati e sottoposti al giudizio della legge.

Durante il processo, nel pronunciare la sentenza di ergastolo per il padre stupratore e di 12 anni di galera per l'amico complice, il giudice ha sottolineato che l'imputato, non solo ha abusato della figlia, ma addirittura si è permesso di lasciarla nelle mani di un estraneo, affinché anche questi potesse violentarla. Il padre, dunque, ha approfittato della fiducia che i figli, di solito, ripongono nei loro genitori, per stuprare una bambina insieme ad un amico, commettendo un atto che - recita la sentenza - "sarà davvero difficile dimenticare".