Un disertore a lungo in seno al regno di Kim Jong-un ne è sicuro: il regime del dittatore nord-coreano finirà entro 10 anni. “La sua è un'immagine pubblica fasulla e la classe media nord-coreana non ha fiducia in lui, e potrebbe presto scappare dall'inferno che ha creato”.A parlare è uno delle massime cariche vigenti in Nord Corea, che ha rilasciato un'intervista anonima alla tv pubblica americana Cnn dopo esser riuscito a scappare dal Paese. La talpa, descritta come un uomo giovane e magro, vestito malamanente, ha preferito non rivelare la sua identità per paura della sua incolumità,e di quella dei suoi parenti che vivono ancora a Pyongyang.

Il popolo non ha perdonato l'esecuzione di Jang Song Thaek

La vendetta di Kim Jong-un può essere ferocissima. Ma sarà proprio la sua crudeltà, a segnare la fine del suo regno. A nulla sono valse, infatti, le apparizioni pubbliche in cui elargiva doni al popolo. Agli occhi dei sudditi, infatti, è rimasta impressa quella tremenda dell'arresto di Jang Song Thaek, la seconda più importante carica del Partito dei Lavoratori. Da lì a poco Jang Song Thaek verràgiustiziatoe lascierà un vuoto incolmabile nei cuori della popolazione. Jang Song Thaek, dino a quel momento una delle figure più importanti del Paese, è stato accusato di aver agito contro il partito e di aver ostacolato la crescita economica del Paese.

"In Corea abusi sistematici dei diritti umani"

Ma in molti non erano e non sono d'accordo con il giudizio del sovrano, e pare che di nascosto condividano quanto dichiarato dal fuggiasco: "in quell'occasione Kim Jong-un ha mostrato il lato da carnefice. La sua vera natura". E' una feccia umana, peggiore dei cani”.Il regime di Kim Jong-un è considerato uno dei più efferati al mondo.

Human-Rught Watch, la Ong che si occupa di vigilare sul rispetto dei diritti in tutto il mondo, ha dichiarato che il sotto il suo governo sono stati perpetrati “abusi sistematici dei diritti umani senza pari in nessuna latitudine del pianeta”. Secondo alcune stime dal 2008 al 2013 sono stati uccisi tra le 2400 e le 2900 persone. Mentre nel 2014, anche per ragioni propagandistiche ne sono state uccise “solo” la metà.