È finita in carcere una componente delle “Desnudas”, un gruppo di artiste di strada, che in topless e con il corpo dipinto con i colori della bandiera americana si prestano a pose fotografiche con i turisti di Times Square. Lei si chiama Destiny Romero, appena 20enne, è stata aggirata da un piano costruito ad hoc da un agente di polizia operante sotto copertura in borghese.

Il piano

In un primo momento il poliziotto, fingendosi un turista, le si è avvicinato palesando l’intenzione di voler posare per una foto. Ma dopo aver scattato la fotografia, l’agente le ha fatto capire di volere qualcosa di più di un semplice scatto, proponendogli un incontro in “privata sede”.

La ragazza si è mostrata ben disposta e con immediatezza ha anche illustrato il “pacchetto di servizi” che offriva, non solo connotato da prestazioni sessuali, ma anche comprensivo di droghe, come cocaina e “molly” (Mdma), tutto al prezzo di 200 dollari in totale. A quel punto l’agente ha sfoderato le manette, e per la giovane Destiny e il suo datore di lavoro, Jason Perez, che la sorvegliava nelle vicinanze, è scattato l’arresto.

I reati contestati

La giovane è stata accusata di reati legati alla prostituzione e allo spaccio di droga, mentre il suo “pappone” per incitamento alla prostituzione. Destiny è finita in carcere svariate volte nel corso degli anni, cosi come lo stesso Perez che vanta il primato negativo di ben 9 incarcerazioni.

Tali “curriculum” hanno portato a pensare la polizia di New York che i due non si siano certo improvvisati del mestiere, e che una larga parte del gruppo delle Desnudas possa essere coinvolto in attività criminali ad ampio raggio. Del resto il sindaco della Grande Mela, De Blasio, aveva già dimostrato con le sue iniziative una certa avversione per il fenomeno delle Desnudas, affidando ad una squadra speciale la ricerca di un cavillo legale che ne avesse potuto ostacolare l’attività. Tale ricerca è resa difficoltosa dal momento che è perfettamente legale per una donna a New York posare in topless in luogo pubblico, a patto che lo si faccia per fini artistici.