Non sembrano finire i colpi di scena durante il corrente Sinodo. Dalla lettera dei 13 cardinali all'attualissima notizia sullasalute cagionevole del Papa, Città del Vaticano sembra proprio non trovare pace. L'opinione pubblica è divisa fra persone che caldeggiano discorsi tradizionalisti e altre, tradizionaliste, che virano versodiscorsi utilitaristici.La questione ha innumerevoli punti, facciamo un po' di chiarezza.

La lettera dei 13 cardinali

Il correnteConcilioha visto la sua procedura rinnovarsi, suscitando, e non poco,i timoridi importanti addetti ai lavori, che hanno reputato necessario far presenti le proprie preoccupazioni al Papa.

Tali preoccupazionivertono su due questioni fondamentali, ovvero:Che il Congressopossa approdare a un eccessivo rinnovamento ecclesiasticoe che i risultati siano orientati a"facilitare dei risultati predeterminati su importanti questioni controverse". La lettera ha creato un certo scompiglio, ma il Papa ha rassicurato il Sinodo, dando inizio ai lavori con le modalità già stabilite.

Il bambino che spezza l'ostia ai divorziati

Un bambino, durante la sua Prima Comunione, ha spezzato l'eucarestia dividendola in tre piccole parti che ha poi dato ai suoi genitori separati.È stata smentita la dilagante voce complottista dell'accaduto:l'episodio che ha commosso icardinalinon sarebbe stato pilotato, ma ha suscitato parecchie incertezze fra gli ecclesiastici, che stanno incappando in parecchi problemi dogmatici e morali.Il Sinodo sembra avere il dovere e la necessità di reintegrare nella comunità ecclesiastica,a dispetto di dogmi e precetti, persone che inepoche passate sarebbero incappate in una scomunica perpetua.

E non si parla semplicemente di divorziati, ma anche di omosessuali e fedeli, che per vari motivi sono sposati civilmente.

La salute del Papa

Il Papa fortunatamente non è ammalato, il presunto tumore è solo una bufala.La smentita è arrivata durante la notte, il Santo Padresembra soffrire solo di sciatica. Questo non avrà ripercussioni sui lavori del Sinodo che procedono regolarmente.

Le questioni sono ancora tante e davvero nessuno può prevedere se il Vaticanoriuscirà a reintegrare nella propria comunità tutti i fedeli che non si attengono strettamente alle regole, o considererà un rinnovamento impossibile per la solidità dei suoi precetti, su cui da millenni, la comunità ecclesiastica pone le sue basi.