Oggi la rubrica di cronaca nera non può che interessarsi alle novità emerse ultimamente sul delitto di Pordenone. Teresa Costanza e Trifone Ragone erano stati uccisi nel parcheggio della palestra dove si allenavano insieme la sera del 17 marzo 2015, mentreGiosuè Ruotolo è l'unico ad essere indagato con l'accusa di pluriomicidio nei loro confronti. I carabinieri avrebbero trovato prove compromettenti della sua colpevolezza svelate durante la trasmissione di Quarto Grado.

Giosuè Ruotolo: amico di Trifone, unico indagato

Giosuè Ruotolo, nonché amico e compagno di stanza di Ragone, si è sempre dichiarato innocente sebbene abbia ritrattato la sua deposizione iniziale, ammettendo di essere passato di lì, ma di non essersi fermato in quanto non c'era posto nel parcheggio.

Inoltre aveva dichiarato la notte stessa del ritrovamento dei due poveri fidanzati, di avere avuto una forte discussione con Trifone che a suo dire portava troppe ragazze conosciute nei locali e su internet a casa, ma ecco arrivare il colpo di scena. Durante la puntata del 9 ottobre, Quarto Grado ha svelato un dettaglio importanteche potrebbe dare il nome al vero assassino di Teresa Costanza e Trifone Ragone. Gli autori hanno trasmesso dei fotogrammi inediti degli interni della sua auto, dove i Ris sperano di trovare la prova regina per incastrarlo definitivamente.

Quarto Grado: la cintura, la prova?

Il 9 ottobre a Quarto Grado sono stati fatti vedere per la prima volta dettagli molto importanti della macchina dell'unico indagato Giosuè Ruotolo, accusato di aver ucciso i due fidanzati fanatici dello sport e della vita notturna.

Proprio il loro modo di vivere sopra le righe aveva fatto pensare che, fossero immischiati in un giro di traffico illecito di sostanze stupefacenti o vittime della malavita locale. Dopodiché la scoperta di un caricatore e della pistola nelle acque del lago vicino alla palestra avrebbero datoun nuovo impulso alle indagini, fino al 6 ottobre quando Giosuè Ruotolo è stato interrogato per oltre 8 ore dai magistrati fino ad una nuova svolta.

Una traccia sospetta sarebbe stata trovata sulla cintura di sicurezza, che se rivelasse il Dna di una delle vittime costituirebbe la prova della colpevolezza di Ruotolo. Inoltre a Quarto Grado, una trasmissione al servizio del pubblico come Chi l'ha visto?, dove mamma Marina ha udito i lamenti del figlio Marco Vannini, sono stati mostrati i tabulati del telefonino dell'indagato.

Il traffico telefonico ha evidenziato che Giosuè non avrebbe inviato smstra le 19:15 e le 20:03, quando rispose 'Grande !' ad un suo superiore, mentre l'ultima sarebbe quella effettuata alla fidanzata. Cosa abbia fatto in questo lasso di tempo è ancora tutto da chiarire, speriamo solo che non ci sia di mezzo la gelosia o il mancato pagamento di 25 euro da parte di Trifone, somma che aveva prestato a suo tempo all'amico. Per altri sviluppi non dimenticatevi di restare aggiornati con le nostre notizie di cronaca, semplicemente cliccando segui, il tasto a destra dell'articolo.