250.124. È questo lo sconcertante numero dei morti causati dal conflitto in Siria. Dopo 4 anni dall'inizio dei terribili combattimenti sul territorio siriano, fa sapere l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani (SOHR), il bilancio della guerra si fa sempre più pesante. L'Osservatorio Siriano con sede nel Regno Unito, fondato nel 2006 con lo scopo di documentare le violazioni dei diritti umani in Siria, ha fornito ancora una volta delle cifre terrificanti. Dal 18 marzo 2011, data d'inizio del conflitto, fino al 15 ottobre 2015 i civili morti a causa della guerra sono stati 74.426, di cui 12.517 bambini e 8.062 donne.

Il resto delle vittime sono combattenti. Tra questi 41.201 appartengono alle milizie curde e ai ribelli al regime, 37.010 ai combattenti jihadisti (che includono i foreign fighters provenienti da altri paesi arabi così come dall'Europa) e 91.678 alle forze appartenenti o a supporto del regime di Assad.

Gli altri numeri della guerra: i rifugiati

Le cifre delle vittime della guerra sono agghiaccianti. Oltre alle persone che hanno perso la vita, bisogna considerare un ulteriore inquietante aspetto legato al conflitto siriano. Ovvero, tutti coloro che sono stati costretti a fuggire dal proprio Paese. Anche in questo caso si tratta di cifre enormi. Secondo l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) alla fine del 2014 i rifugiati siriani sono stati 4,1 milioni.

Di questi, 1.650.000 sono giunti in Libano, 800.000 in Giordania, 1.000.000 in Turchia, 400.000 in Iraq e 250.000 in Egitto. Gli effetti di queste migrazioni forzate si sono sentiti fin qui in Europa quando alcuni di questi rifugiati hanno intrapresoil loro viaggio disperato verso il vecchio continentein cerca di asilo politico.

Infine, ecco un altro dato importante che può aiutarci a comprendere la gravità del conflitto: il numero di sfollati all'interno del territorio siriano stesso. UNHCR ha calcolato che gli uomini, le donne e i bambini che sono stati costretti ad abbandonare le proprie abitazioni sono, in questo caso,7,6 milioni.

Situazione odierna e ripercussioni future

I numeri riportati fanno riferimento ai quattro anni di conflitto tuttora in corso e sono destinati a crescere chissà per quanto tempo ancora. Negli ultimi mesi, il prepotente ingresso della Russia di Putin a sostegno del regime di Assad ha cambiato gli scenari del conflitto. I raid degli aerei russihanno iniziato a far male sia ai gruppi di combattenti che si sono opposti al regime, sia alle milizie dello Stato Islamico, facendo sì che l'esercito di Assad potesse riconquistare territori perduti. L'Europa e gli Stati Uniti faticano a trovare una soluzione comune e l'impiego di una vera coalizione internazionale appare lontano. La guerra in Siria è purtroppo destinata a mietere ancora numerose vittime.