E' in attesa del processo Padre Graziano, il sacerdote congolese accusato di aver ucciso ed occultato il corpo di Guerrina Piscaglia, la donna 50enne di Ca' Raffaello della quale si son perse le tracce l'1 maggio 2014. Nella giornata del 13 ottobre, il legale del prete, avvocato Francesco Zacheo ha confermato la nuova linea difensiva: non ci sarà il rito abbreviato ma Padre Graziano affronterà il prossimo 4 dicembre il processo con rito ordinario, fiducioso di poter dimostrare la propria innocenza. Nonostante ciò, le ultime news sul giallo di Guerrina Piscaglia riportano alcuni clamorosi dettagli che potrebbero gettare nuove ombre sulla posizione del presunto assassino della mamma e casalinga della provincia di Arezzo.

Guerrina Piscaglia news: i cani molecolari fiutarono la sua presenza in canonica

Quello relativo alla scomparsa di Guerrina Piscaglia, rappresenta uno dei casi di cronaca del momento. Le news si rincorrono senza tregua, tra indizi contro Padre Graziano ed elementi importanti che trapelano dalle indagini. Il settimanale ‘Giallo’ ha di recente svelato un particolare rimasto attualmente ignoto: dopo quattro mesi dalla scomparsa di Guerrina da Ca’ Raffaello, un ruolo saliente nelle indagini lo ebbero i cani molecolari i quali, portati in canonica, segnalarono tracce della donna non solo sul divano ma fino al piano superiore, dove sono disposte le celle dei padri, fermandosi di fronte ad una porta chiusa, molto probabilmente quella della camera di Padre Graziano, presunto assassino di Guerrina Piscaglia.

Questa news svelata in anteprima dal settimanale, evidenzia la vicinanza intima di Guerrina Piscaglia a Padre Graziano e che andrebbe a confermare la presenza assidua della donna in canonica, come asserito anche dal marito Mirko. Ma perché il prete congolese, ora in carcere ed in attesa di processo, avrebbe agito, uccidendo Guerrina?

Secondo gli inquirenti lo avrebbe fatto per evitare uno scandalo. Nonostante Padre Graziano continui a dichiararsi innocente e fiducioso, le news sul giallo della donna scomparsa evidenziano proprio le numerose bugie del sacerdote, tutte ampiamente smentite dagli investigatori. La più clamorosa, quella legata a Zio Francesco, tirato in ballo dal prete congolese anche nel corso del suo ultimo interrogatorio: secondo l’accusa, l’uomo citato dal presunto assassino di Guerrina Piscaglia secondo il quale avrebbe aiutato la donna a scappare, non è altro che un personaggio di fantasia, creato dal sacerdote al fine di difendersi.

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