Dichiarazioni forti quelle arrivate nella giornata di sabato 3 ottobre: 'Sono omosessuale ed ho un compagno da moltissimo tempo'. Fin qui, nulla ci sarebbe di così strano se non fosse che a dirlo è stato un prete, tale monsignor Charamsa, il quale ha deciso di fare coming out dopo anni di silenzi e menzogne, con l'obiettivo di 'svegliare' la Chiesa su un tema, quello dei diritti degli omosessuali, per troppo tempo sottovalutato dall'intera Comunità Ecclesiastica. La decisione, a detta del 43enne polacco, è stata molto sofferta ma era l'unico modo per scuotere un po' la coscienza di una Chiesa a dir poco omofoba nei confronti dei gay.

Non è un caso che l'annuncio sia arrivato alle orecchie dell'opinione pubblica alla vigilia del Sinodo per la famiglia, un'occasione più unica che rara per far capire alla Chiesa che un nucleo familiare, di questi tempi, può esser composto benissimo anche da due persone dello stesso sesso e sarà interessante vedere come prenderà Papa Francesco una scelta di questo tipo, a dir poco eccezionale nella storia del Vaticano.

La replica del Vaticano alle dichiarazioni di monsignor Charamsa

A gettare benzina sul fuoco ci si è messa anche la posizione che il prete occupa all'interno della Chiesa di Roma. Teologo e ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede, Charamsa ha presentato anche il suo compagno di fronte alle telecamere, una scelta che non è stata presa benissimo dal Vaticano, che si è espresso attraverso le parole di Padre Lombardi sull'argomento.

'Innanzitutto monsignor Charamsa dovrà lasciare tutti i suoi incarichi, poiché la scelta di fare dichiarazioni di questo tipo alla vigilia di un evento così importante come il Sinodo è apparsa fuori luogo e alquanto discutibile' - si legge sulle prime pagine di tutti i quotidiani. In pratica il prete non potrà più insegnare teologia e molto probabilmente dovrà abbandonare tutti i suoi ruoli all'interno della Chiesa, ma ancora una volta il Vaticano continua a fare 'orecchie da mercante', preferendo mettere la testa sotto terra come gli struzzi anziché affrontare una volta per tutte un argomento delicato come l'omosessualità.

E Gesù, che avrebbe fatto? Dite la vostra nei commenti in fondo alla pagina!