Nuovo colpo di scena nelle indagini sull'infanticidio del piccolo Loris Stival, di otto anni, assassinato a Santa Croce Camerina (in provincia di Ragusa) lo scorso 29 settembre 2014 molto probabilmente dalla madre Veronica Panarello, ventisettenne ragusana detenuta nel carcere di Agrigento con le accuse di omicidio volontario e occultamento di cadavere con l'aggravante del rapporto di parentela. Dopo le presunte confessioni dei giorni scorsi, nuove rivelazioni, a quanto pare certe e non più presunte, della mamma accusata del delitto del figlio.

Il piccolo sarebbe deceduto mentre stava giocando con delle fascette di plastica che lo avrebbero soffocato.

Omicidio Loris Stival, madre: Loris morto per incidente con fascette

Sarebbe questa la nuova ricostruzione dei fatti fatta da Veronica Panarello agli inquirenti della procura della Repubblica di Ragusa, secondo quanto riferisce oggi l'agenzia di stampa Ansa. Per la mamma di Loris si sarebbe trattato di un "incidente" avvenuto subito dopo che lei tornò a casa, il 29 novembre 2014, dopo avere accompagnato il figlio più piccolo a scuola. La donna spiega che avrebbe fatto il possibile per salvare in extremis il figlio di 8 anni che - secondo la sua nuova versione in contrasto con le precedenti - si sarebbe strangolato da solo a casa con delle fascette da elettricista.

Ma risultati vani i tentativi di rianimare il bimbo, Veronica Panarello, presa dal panico, ha preso il cadavere e lo ha nascosto in un torrente nella zona del Mulino Vecchio di Santa Croce Camerina.

Veronica Panarello ha confessato d'aver nascosto cadavere del figlio

Una nuova inedita e clamorosa ricostruzioni dei fatti che arriva a pochi giorni dall'udienza preliminare fissata davanti al gup del tribunale di Ragusa per il prossimo 19 novembre.

Intanto, si sono svolti oggi nuovi sopralluoghi degli investigatori insieme a Veronica nel luogo in cui fu ritrovato il cadavere dal cacciatore Orazio Fidone e non solo in quel posto per cercare lo zaino del bimbo abbandonato dalla madre il 29 novembre 2014. Conclusi i sopralluoghi esterni la presunta infanticida, scortata da poliziotti e carabinieri, è stata portata anche nella sua casa dove il bimbo morì secondo la sua nuova versione per un tragico incidente, anche se resta convinzione dell'accusa che sia stata lei ad ucciderlo. Poi Veronica è stata portata in procura a Ragusa per un nuovo interrogatorio. Attesi sviluppi nelle prossime ore.