In primo grado Michele Buoninconti è stato condannato a 30 anni di carcere per la morte di Elena Ceste. I genitori della donna, secondo quanto evidenziato dalla stampa specializzata (la rivista "Giallo", per la precisione) hanno preso atto delle decisioni dei magistrati ma naturalmente non possono essere felici, perché non sarà una sentenza a restituire loro l'affetto della figlia, morta a soli 37 anni. In loro c'è sempre il desiderio di sapere cosa è davvero successo quel mattino in cui Elena Ceste è sparita nel nulla, ma Buoninconti, loro genero, continua a sostenere una totale estraneità ai fatti che gli sono contestati.

I suoceri

I genitori della donna tragicamente scomparsa, ai quali sono stati affidati i nipotini, visto che il padre è recluso, si chiamano Franco Ceste e Lucia Reggio. Hanno dato a lungo fiducia al marito della figlia, che pure si era fatto notare per alcuni atteggiamenti un po' strani fin dall'avvio delle indagini. Dicono di averlo sempre visto come un figlio. L'uomo era però gelosisimo con la moglie e la controllava costantemente nei suoi spostamenti. Per i magistrati il movente del delitto sarebbe proprio la gelosia. Il comportamento di Michele Buoninconti è risultato sorprendente anche nel periodo delle indagini, quando è stato intercettato a scambiare mesaggi affettuosi con altre donne via cellulare.

Rapporti difficili

Ora le cose sono molto cambiate anche nei rapporti tra Michele e i suoceri. "Una volta in aula ci ha mandato un bacio: dentro di noi abbiamo pensato che fosse per i bambini "avrebbero commentato i genitori di Elena Ceste secondo i colleghi di "Giallo". Da quando l'uomo è stato ristretto nel carcere di Asti le cose sono molto cambiate.

La consapevolezza che a uccidere la loro figlia poteva essere stato il genero ha preso corpo di settimana in settimana, fino al giorno della entenza di primo grado del tribunale di Asti, che ha individuato proprio nel marito il responsabile del femminicidio ai danni della 37enne casalinga di Costigliole d'Asti, che si dedicava totalmente a marito e figli.