A Parigi la tensione risulta essere alle stelle. Proprio in Place de la République, la piazza allestita per ricordare le vittime degli attentati jihadisti,la polizia si è trovata costretta acaricare alcuni manifestanti mentre si tenevalaConferenza mondiale dell'Onu sul Clima.Come se il paese non fosse stato già abbastanza scosso dagli ultimi avvenimenti, si è ritrovato a dover fronteggiare una nuova guerriglia nella piazza principale, dove alcuni manifestanti hanno aggredito il cordone di poliziotti con il lancio di bottiglie, fumogeni ed oggetti vari: oltre duecento le persone fermate.

Il Presidente della Repubblica francese, Francoise Hollande, ha definito "vergognose" le azioni dei manifestanti, evidenziando comela protesta sia avvenuta proprio dove candele, fiori e altri ricordi erano stati posti in ricordo delle persone cadute vittime degli attentati terroristici dello scorso 13 novembre. I manifestanti non si sono limitati a lanciare bottiglie di vetro, ma hanno deciso di utilizzare le candele e tutti gli oggetti posti ad omaggiare le vittime come armi di assalto e di protesta nei confronti della polizia.

La manifestazione silenziosa

Prima degli scontri nati in Place de la République molte persone avevano espresso il loro dissenso tramite una manifestazione pacifica: sia attivisti che semplici cittadini hanno silenziosamente allineato le proprie scarpe, dando così il via a quella che dovrebbe essere stata una protesta silenziosa.

"Lo stato di emergenza climatico" è stato così denunciato dai manifestanti che hanno formato una catena umana lungo Boulevard Voltaire, ben lontana dal pensiero di una manifestazione pericolosa per l'incolumità non solo dei manifestanti ma anche dei semplici passanti e dei membri delle forze dell'ordine lì presenti. La catena umana è stata interrotta di fronte al Bataclan, in memoria e per il rispetto di quelle novanta persone rimaste uccise nella sala concerti durante gli attentati.

La conferenza continua

La manifestazione non è comunque riuscita a fermare i partecipanti alla Conferenza che, dopo aver rispettatoil minuto di silenzio nel ricordo delle vittime, hanno deciso di far partire da domani i lavori che andranno avanti fino al prossimo 11 dicembre. Ai lavori prenderanno parte i rappresentanti di 193 Paesi ed i Capi di Stato dei vari paesi. A rappresentare l'Italia intera saranno il ministro dell'Ambiente Galletti ed il premier Renzi.