L'accusa è pesante. Si sarebbe infatti appropriato indebitamente di 180 mila euro, denaro finito sul proprio conto o assegni da conti correnti intestati alla Diocesi. Nell'occhio del ciclone monsignor Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo. L'indagine, condotta dalla Guardia di Finanza, è coordinata dalprocuratore della Repubblica di Marsala, Alberto Di Pisa.

Chi è Domenico Mogavero

Nato nel 1947 a Castelbuono, in provincia di Palermo, Domenico Mogavero è stato ordinato sacerdote nel 1970. Nel corso degli anni è stato molto attivo all'interno della Conferenza Episcopale Italiana di cui è diventato sottosegretario nel 1997.

Dieci anni dopo, nel 2007, la nomina a vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, da parte di Papa Benedetto XVI. Lo stesso anno è stato nominato Presidente del Consiglio per gli Affari Giuridici della CEI, carica dalla quale si è dimesso tre anni dopo anche a causa di alcune dichiarazioni molto dure nei confronti del Governo Berlusconi, dopo la riammissione delle liste elettorali del Popolo della Libertà nel Lazio. Tra le attività seguite anche la fase diocesana per la causa di beatificazione di Don Pino Puglisi, il parroco del quartiere palermitano di Brancaccio ucciso dalla mafia nel 1993. Monsignor Mogavero si è inoltre distinto per il suo impegno a favore degli immigrati.

Il terremoto giudiziario

I fatti contestati si riferiscono agli anni 2010 e 2011 ma di fatto in quel periodo lo stesso prelato aveva denunciato presunte irregolarità. L'inchiesta della Procura di Marsala infatti ha fatto finire nel registro degli indagati anche Don Franco Caruso, economo della Diocesi mazarese, accusato anche lui di appropriazione indebita.

Avrebbe prelevato oltre 120 mila euro dai conti correnti diocesani ed emesso assegni in proprio favore. Altra accusa mossa nei confronti di Don Caruso è quella di malversazione. Avrebbe infatti consegnato del denaro, destinato ad interventi di beneficenza, a Don Vito Caradonna, un sacerdote marsalese sospeso dallo stesso vescovo a seguito di una condanna per tentata violenza sessuale nei confronti di un uomo.

Mogavero ha revocato l'incarico al suo economo dopo aver accertato i conti in rosso della Diocesi di Mazara che sotto la gestione di Don Franco Caruso ha accumulato debiti per oltre 5 milioni di euro. Nel giugno del 2014 inoltre Monsignor Mogavero era stato convocato in Vaticano dove aveva conferito con Papa Francescoproprio a causa dei dissesti finanziari in Diocesi. Un report sulla vicenda era stato pubblicato su "Panorama" nello stesso periodo. Il vescovo, difeso dall'avvocato Stefano Pellegrino, è stato sentito dai magistrati ed ha depositato una dettagliata documentazione che attesterebbe la sua assoluta estraneità alla vicenda. L'ex economo invece si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.