Ci sono aggiornamenti e nuovi particolari riguardo l'omicidio di Ashley Olsen (35 anni) la bella ragazza americana che viveva a Firenze da circa 4 anni. I giudici hanno dichiarato: "C'è stata una violenta lite la mattina, il killer della Olsen ha colpito la donna alla testa e l'ha strozzata con un cavo. Le ha impedito di chiamare i soccorsi col cellulare, l'ha vista morire e se n'è andato solo nel pomeriggio". Prima di esser uccisa, la povera Ashley ha provato a chiamare i soccorsi al telefono, la giovane è stata strangolata all'interno del suo monolocale.

Il fidanzato Federico Fiorentini (43) noto pittore di Firenze,è stato inizialmente il primo ad essere sospettato per l'omicidio della sua ragazza.

Il killer le ha impedito di chiedere aiuto

Il papà di Ashley, Walter Olsen, è un architetto ed insegna presso un istituto fiorentino, la ragazza aveva seguito il genitorefino in Italia. Si era innamorata di Federico e i due si erano infine fidanzati. E' stato proprio lui a trovare il cadavere di Ashley, tentando (inutilmente) di rianimarla. Il vero responsabile della morte della Olsen è un giovane senegalese di nome Cheik Tidiane Diaw (27 anni). Un indiano che abita nello stesso palazzo della ragazza, ha dichiarato di aver visto Diaw uscire intorno alle 15:00.

L'assassino ha cercato di difendersi, dicendo: "Non volevo ucciderla". Diaw, da come si può leggere in un passaggio dell'ordinanza del gip, prima di compiere il delitto, si èimpadronito del cellulare di Ashley per impedirledi avvertire le forze dell'ordine. La povera donna, nel disperato tentativo di chiedere aiuto, era riuscita a decifrare solo due cifre : "11".

Per il gip,Cheik Diaw ha agito con crudeltà. Una vicina ha inoltre sentito le urla della ragazza mentre veniva uccisa. L'avvocato del senegalese arrestato, Antonio Voce, ha riferito: "E' un omicidio preterintenzionale, non si è reso conto di quanto accaduto". Il capo della Procura di Firenze, Giuseppe Creazzo, ha invece affermato: "Contro l'arrestato abbiamo raccolto gravi indizi di colpevolezza". Se volete rimanere aggiornati su questo ed altri casi di Cronaca Nera, cliccate Segui in alto a destra.