Dalla notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Stival, nonno di Loris e padre di Davide, a Santa Croce Camerina gli umori sono contrastanti anche se molti propendono per l’innocenza del suocero di Veronica Panarello. La vicenda, dunque, si arricchisce di una nuova pagina, l’ennesima, di un libro di cui il finale sembra più che in certo, semmai un finale ci sarà. Alla luce di questi nuovi fatti. abbiamo provato a sentire alcune persone di Santa Croce per ripercorrere a freddo alcune tappe di questa torbida vicenda.Da quel maledetto 29 Novembre del 2014 a Santa Croce niente è più lo stesso, la città non era abituata a una ribalta mediatica così imponente, una situazione che ha colpito la gente come un pugno dato da un peso massimo a un peso piuma.

Quella gente ad un tratto è finita su tutte le reti nazionali, al centro delll'attenzione. È normale che qualcuno abbia ceduto alla tentazione, tutti avevano qualcosa da dire. È lo spietato mondo della televisione, della comunicazione 2.0 dove fa notizia ciò che la gente vuole sapere. Adesso, con molte telecamere in meno e un po’ di riflessione in più, abbiamo ripreso il discorso per capire se qualcosa è cambiato. Sull’argomento, come detto, ci sono opinioni contrastanti, ma per molti due sono le certezze: Veronica copre qualcuno e, la seconda, il delitto è stato premeditato e studiato talmente bene quasi da farpaura. Per il resto invece solo interrogativi, troppe domande, ma pochissime risposte.

Alcuni riportano subito l’attenzione su quel caso del suicidio del finanziere in pensione, Nicola Lacriola di 55 anni, che si è tolto la vita con un colpo di pistola alla testa. Santa Croce Camerina, una comunità di poco più di 10 mila abitanti, dove succede poco o nulla in riferimento a fatti di cronaca di rilievo mediatico, colpita da due fatti di grandissimo rilievo a distanza di un mese.

Inizialmente, molti lo ricorderanno, si parlò subito di un possibile collegamento tra l’omicidio di Loris Stival e il suicidio, ma nel giro di pochissimo tempo, la cosa scivolò via. Il dubbio ritorna quando viene riportata la notizia che nel febbraio 2015 Veronica, ai parenti che sono andati a trovarla, ha chiesto informazioni sul suicidio.

Dalla trasmissione Mattino Cinque: «Veronica chiede dal carcere informazioni sul suicidio, dice di avere incontrato l’uomo spesso in un bar e di aver ricevuto più volte complimenti per sé e per i bambini. E aggiunge che secondo lei era un femminaiulo. La zia risponde che a quest’uomo non è stata fatta l’autopsia e che i funerali sono stati fatti subito, senza aspettare il ritorno del figlio che era fuori». Perché Veronica, con tutti i problemi che le assillano la testa chiede del suicidio? Molti a Santa Croce si sono convinti che i due avvenimenti non siano legati, ma c’è a chi il dubbio rimane. Andiamo avanti, Veronica ha cambiato più volte versioni. perché? È davvero così labile? Cosa vuole ottenere?

Perché tirare in ballo Andrea Stival? Tutti in paese dicono del nonno di Loris che è una brava persona, ma è giusto che gli inquirenti verifichino la sua posizione.

Le domande

La vicenda è tutt’altro che chiusa, dal cacciatore al nonno, di piste aperte ce ne sono state tante, ma nessuna ha portato alla verità. Gli inquirenti sono certi della colpevolezza di Veronica, ma non hanno trovato elementi per dimostrare se abbia agito insieme a qualcun altro. Molti cittadini pensano che una donna così minuta non possa aver agito da sola:«Non riesco a immaginare – ci ha detto una donna – che Veronica possa aver commesso tutto da sola per andare poi al corso a Donnafugata con un atteggiamento normalissimo.

Se fosse labile di mente si sarebbe trovato lo zaino e il corpo non sarebbe stato gettato» Un’altra signora ci invita a riflettere sul fatto che il bambino sia stato trovato privo delle mutandine. Perché? Troppe, tante domande, l’unico auspicio è che questa vicenda possa conoscere la verità e che ci sia la certezza che a pagare siano i veri colpevoli.