In Honduras è nato il primo bimbo che riporta le conseguenze del Virus Zika contratto dalla madre nei primi mesi della gravidanza. La notizia è stata resa nota dai sanitari dell’Ospedale di Danli dove una giovane madre ventenne ha dato alla luce un neonato con microcefalia associata al virus. La donna, 23 anni, durante il periodo di gravidanza non ha effettuato controlli, ciò ha contribuito alla crescita in grembo del bambino contagiato dal virus. La giovane donna avrebbe avuto contatto con il Zika durante i primi tre mesi della gravidanza, un contatto che ha segnato la gestazione e la salute del suo piccolino.

In Honduras, America del Nord, si sono contati circa 11.500 casi di persone affette da Zika, un numero elevatissimo che ha provocato lo stato di emergenza per un virus che si è diffuso a macchia d’olio in America del Nord e in America Latina, ma quello registrato a Danli è il primo caso in cui si conferma il rapporto diretto tra il virus e lamalformazione provocata dallo stesso. Stando a quando riportato dai media, quindi, le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi sul possibile legame tra il virus zika e la microcefalia, una rara malformazione in cui la testa del neonato è più piccola rispetto alla media, adesso sono supportate da riscontro medico.

Giochi di Rio a rischio?

Ieri, venerdì 12 febbraio, diversi giornali avevano riportato la notizia riguardante le dichiarazioni della campionessa spagnola Marina Alabau che ha raccontato di aver contratto il Virus Zika durante una prova generale per le prossime Olimpiadi.

La velista ha raccontato ad una giornalista iberico di essere stata colpita da febbre, macchie rosse in tutto il corpo e particolari dolori agli arti e di aver appreso dal medico che l’ha visitata che si trattava del Zika. Il racconto dell’atleta fa emergere una certa preoccupazione relativa alla sicurezza per quanto concerne i prossimi giochi di Rio, dato che Il Brasile rientra in un’area geografica dove i casi di contagio sono molto diffusi.

Il Presidente del Comitato Olimpico ha fatto sapere che non c’è alcuna intenzione, da parte dell’organizzazione, di rinunciare alle prossime olimpiadi e si dice tranquillo sul rischio che molti atleti possano rinunciare ai giochi per paura di prendere il Virus. Il numero uno dei giochi di Rio ha affermato che l’organizzazione ha piena fiducia nel Governo brasiliano che sta mettendo in atto tutte le azioni possibili per garantire le condizioni ideale perché atleti e spettatori possono godere del grandissimo evento sportivo senza correre alcun rischio legato al contagio del virus Zika.