Un terribile incidente è stato registrato nella regione Calabria. Iltratto di strada interessato è nuovamente quello della strada statale 106. Quella che è ormai nota come ' la strada della morte' ritorna a essere palcoscenico di feriti e, nonostante le grandi richieste che vengono effettuate per la messa in sicurezza, la situazione resta grave. Nell'incidente del 21 marzo, il traffico è rimasto bloccato in entrambe le direzioni e ben quattro vetture sono rimaste coinvolte. Vediamo le prime informazioni che emergono in seguito all'accaduto.

Quattro vetture coinvolte: quattro i feriti

L'incidente è avvenuto il 21 marzo 2016 sulla statale Jonica 106. Il tratto della superstrada interessato al sinistro è il chilometro 328,300, rimasto provvisoriamente bloccato in entrambe le direzioni. La zona colpita è stata dunque quella di Rossano, sita in provincia di Cosenza. L'incidente ha coinvolto ben quattro veicoli, di cui due leggeri e due mezzi pesanti. Quattro le persone rimaste ferite. Ancora non sono emerse dinamiche e informazioni riguardanti l'impatto ma visto il bilancio dei feriti, lo scontro non è stato affatto leggero.

Necessario l'intervento degli operatori dell'Anas

Sul posto sono intervenuti repentinamente gli operatori del 118 per prestare le prime cure ai quattro malcapitati.

Nel tratto rossanese sono giunti immediatamente anche gli operatori dell'Anas per bloccare il traffico e per permettere di togliere le vetture incidentate dalla carreggiata. Gli uomini dell'Anas sono intervenuti anche per ripristinare la sicurezza e smaltire il traffico nel minor tempo possibile. Anche le forze dell'ordine erano presenti sul luogo dell'impatto per raccogliere gli elementi necessari a ricostruire la dinamica esatta dell'incidente ed attribuire eventuali responsabilità.

Al momento non emergono notizie sulle condizioni di salute dei quattro feriti. Ulteriori dettagli emergeranno senza dubbionelle prossime ore. A tal riguardo vi invitiamo a cliccare sul tasto Segui posto in alto accanto al nome dell'autore dell'articolo.