L'operazione con cui Fausta Bonino (56 anni) è stata arrestata, si chiamava "Killer in corsia". L'accusa nei suoi confronti è stata pesantissima: la donna avrebbe ucciso 13 pazienti, tra il 2014 e il 2015, con dosi letali di eparina, una sostanza anticoagulante. I decessi avvennero presso l'ospedale di Piombino al reparto di Rianimazione. Fausta Bonino si è sempre dichiarata innocente dinanzi ai giudici, nonostante tutto, la donna è stata tenuta reclusa in carcere per ben 21 giorni. I magistrati della Procura di Livorno dicevano di avere prove schiaccianti per incolpare la donna, ciononostante, il Tribunale del Riesame ha infine deciso per il suo rilascio.

I sospetti comunque rimangono

Il suo arresto, avvenuto presso l'aeroporto di Pisa dopo un viaggio a Parigi, ha sconvolto i vicini di Fausta che l'hanno descritta come una donna perbene e non credono affatto alle accuse pesanti. Anche le colleghe hanno dipinto la donna come un'infermiera professionale e ligia al dovere. Tuttavia, gli inquirenti si sono insospettiti per il numero spropositato di pazienti deceduti presso il reparto di Rianimazione proprio quando era di turno la Bonino.La maggior parte dei degenti non aveva gravi patologie, alcuni di loro erano stati ricoverati per la frattura di un femore. Avevano tra i 61 e gli 81 anni. Sono state inoltre diffuse alcune intercettazioni della donna; in alcune di esse, la Bonino sembra essere incredula.

Lei continua a dichiararsi innocente

Fausta Bonino, la presunta infermiera killer dell'ospedale di Piombino, è stata scarcerata dopo 21 giorni di reclusione. La donna è stata accusata di aver ucciso 13 pazienti. La 56enne ha giurato di non aver fatto male a nessuno e dopo la scarcerazione da parte del Tribunale del Riesame, ha affermato di avere fiducianella Giustizia.

Del resto, anche la rivista Cronaca Vera sul numero 2777 dava conto dell'arresto e dei numerosi dubbi emersi sulle accuse rivolte alla Bonino. Una volta uscita dal carcere, la donna è stata riaccompagnata a casa dal marito Renato Di Biagio, il quale ha dichiarato: "Fra qualche giorno esporremo la nostra verità, che è ben diversa da quella raccontata finora".

L'avvocato di Fausta Bonino, Cesarina Barghini, ha affermatoinoltre di essere stata minacciata su Facebook, da qualcuno che le avrebbe detto di farsi un'iniezione letale di eparina. Fausta Bonino, probabilmente per il timore dei giornalisti e delle eventuali domande, non esce più di casa dal giorno della liberazione.