Un imam e un pastore evangelico hanno deciso di celebrare il funerale di un giovane di origini camerunesi, morto in Siria tra le fila dell'Isis. La cerimonia funebre siè tenuta nellachiesa evangelica di St.Pauli, adAmburgo, e ha visto la partecipazione di almeno una cinquantina di persone e, secondo quanto riportano alcuni media e quotidiani internazionali - tra cui lo statunitense "Washington Times" - ha anche destato diverse polemiche e perplessità.

Polemiche e perplessità che il pastore evangelico Sieghard Wilm ha cercato di placare sostenendo - stando a quanto riportato dal portale "Ticino Online" - affermando che "il fatto che oggi siamo qui riuniti non piace a tutti, ma piace a Dio".

Il militante dell'Isis e la sua conversione prima della partenza in Siria

La ragione della multi-confessionalità del funerale è da ricercare nella storia del giovane "foreign fighter", morto in Siria.Difatti, il guerrigliero del Califfato di origini camerunensi aveva deciso di convertirsi dal cristianesimo all'Islam a 14 anni, scegliendo il filone estremista del "salafismo",e adottando il nuovo nome di "Bilal",al posto di quello di battesimo, Florent.

Secondo quanto riporta il già citato articolo di "Ticino Online", il ragazzo era partito dalla Germania verso la Siria nella primavera del 2015, e le prime notizie relative alla sua morte sono giunte a partire da luglio.

Il fenomeno dei foreign fighters e il reclutamento in Europa dell'Isis

"Bilal" è solo uno dei diversi giovani islamisti radicali che sono fuggiti dai Paesi europei e che hanno trovato la morte nel nome della "guerra santa" che l'autoproclamato Stato Islamico sostiene di combattere contro l'Occidente, la civiltà europea e il resto del mondo "infedele".

Il ragazzo camerunenseera uno dei cosiddetti "foreign fighters", ovvero i guerriglieri che da tutto il mondo decidono di partire per la Siria e l'Iraq nel nome della jihad, e per sostenere la causa dello Stato Islamico. Questi giovani guerriglieri vengono sempre più reclutati dall'Isis negli Stati europei.