Spunta una testimonianza chiave a pochi giorni dall'arresto di Paolo Pinna (18 anni di Nule) e Antonio Cubeddu (21 anni di Ozieri), accusati dell'omicidio di Gianluca Monni(18 anni di Orune) e della sparizione di Stefano Masala (28enne di Nule).

Le dichiarazioni del supertestimone

Cubeddu la notte tra l'8 e il 9 Maggio 2015 avrebbe chiesto al suo amico di accompagnarlo nelle campagne di Pattada per liberarsi di una macchina.Il testimone, trentenne di Ozieri, racconta di aver scortato Alberto Cubeddu fino alla piazzola nei pressi della strada statale 128 bis vicino al Paese di Pattada, in provincia di Sassari, dove sarà poi ritrovata l'Opel Corsa di Stefano Masala completamente carbonizzata.

Insistette per essere accompagnato dicendo all'amico di avere necessità di far sparire una macchina di sua proprietà per questioni di bollo o assicurazione. Prese una tanica di benzina e la portò con sè. Il supertestimoneracconta di aver creduto nella buona fede dell'amico, pensando di non creare problemi e che il terreno dell'incendio fosse di proprietà dello stesso Cubeddu.

Testimonianza chiave

"Mi disse di aspettarlo all'ingresso di casa sua, infatti poco dopo arrivò e mi chiese di seguirlo. Non vidi bene l'auto, a causa dell'ora (erano circa le nove di sera) e partimmo verso Pattada, seguendolo con la mia macchina. All'incrocio per Buddusò incontrammo un'auto dei carabinieri e mi resi conto che lì Alberto accelerò e mi fece perdere le sue tracce.

Lo rividi poco più avanti, fermo in una piazzola, e mi fece fermare. Controllammo che non ci fossero carabinieri in zona, nascose la macchina dietro la boscaglia e gli diede fuoco." Poi ancora:"Fece tutto da solo senza il mio aiuto, ho visto le fiamme dalla mia auto che si trovava in strada e riaccompagnai Alberto a Ozieri la sera stessa".

Il giovane racconta di aver ricollegato i fatti all'omicidio di Orune i giorni seguenti, quando la macchina venne ritrovata e in paese non si parlava d'altro che di questo fattaccio.Queste le parole del giovane reo confesso che ha aiutato gli inquirenti a risalire all'assassino Paolo Pinna, con gran desiderio di vendetta, e a Cubeddu come complice del delitto.