RBrucia uno dei simboli delle bellezze garganiche. Nella notte di ieri un incendio ha completamente distrutto il trabucco di Rodi Garganico.A causare il rogo potrebbe essere stato l'atto vandalico di un balordo. Le forze dell'ordine stanno avviando le indagini per trovareil colpevole, ma sembrerebbe difficile riuscire ad identificarlo, vista la totale assenza di telecamere sul posto.

La città è profondamente scossa.

"Un gesto ignobile e scellerato, per il quale c’è tanta rabbia”, spiega il sindaco della cittadina Nicola Pinto. La cittadinanza ha assistito incredula al rogo ed ha subito reagito alla notizia con indignazione, ma non solo.

È già partita una mobilitazione per costituire un comitato che si occuperà di reperire i fondi per la ricostruzione del trabucco. Al comitato sono stati invitati a partecipare cittadini e associazioni, anche al fine di garantire una tutela più attenta delle bellezze della città, più volte premiata sia dalla FEE che da Legambiente per il suo splendido mare.

Ad aprile Rodi è stata premiata con la bandiera verde. Meta turistica da sempre apprezzata per la sua natura, per i suoi borghi, per i suoi simboli e per le testimonianze millenarie della sua tradizione, è in provincia di Foggia. Nel 2006, la vicina Peschici, fu duramente colpita da un incendio che distrusse ettari ed ettari di foreste. Causando, tra l'altro, due vittime.

Cos'è il trabucco?

Il trabucco è uno antico strumento di pesca di origine fenicia che è tipico delle coste garganiche ed è tutelato dal Parco Nazionale del Gargano come patrimonio monumentale. Altri trabucchi sono presenti anche nei pressi delle coste delle vicine città di Peschici e Vieste. È composto da una piattaforma di legno strutturale che protende verso il mare ed è ancorata alle rocce con grandi tronchi di pino d'Aleppo, di cui la zona è ricca.

Dalla piattaforma si dipartono due o più antenne che fungono da bracci per l'immensa rete che, con un sistema meccanico, viene calata in mare per pescare.Il trabucco di Rodi era stato ricostruito poco più di dieci anni fa, grazie al progetto Sentinelle del Mare.