In capo agli avvocatisono previsti svariati obblighi improntati essenzialmente al rispetto della deontologia forense in uso tra le aule dei tribunali. Può accadere che il professionista proceda al ritiro del proprio fascicolo di parte in assenza dell'autorizzazione dell'autorità giudiziaria. Alla mancanza di tale autorizzazione, fa da contraltare la presenza del consenso delle controparti, circostanza che rende più problematica l'individuazione e la certezza di un comportamento non ispirato alla buona fede. Il Consiglio Nazionale Forense si è pronunciato sul presente accaduto (con la sentenza 162/15 pubblicata sul relativo sito il 25 giugno 2016).

Il CNF propende per la non configurazione di un illecito disciplinare per la fattispecie oggetto di disamina.

La vicenda

Il ricorso è stato presentato da un avvocato a seguito della sanzione disciplinaredell'avvertimento inflitta dal proprio Consiglio dell'Ordine di appartenenza. I protagonisti originari della vicenda in realtà sono due. Il Consiglio eroga una sanzione disciplinare solo in capo ad uno dei due avvocati, in quanto ha proceduto materialmente al ritiro del fascicolo in mancanza di una previa autorizzazione. Entrambi, però, spiegano che il ritiro è avvenuto durante la prima udienza di comparizione perché la loro parte si era costituita a mezzo di un altro difensore, il quale ha depositato il relativo fascicolo.

Ragion per cui, il protagonista, ha materialmente ritirato il fascicolo per depositarlo al Consiglio d'Ordine ai fini della liquidazione degli onorari. Il Consiglio di appartenenza ha eccepito la non legittimità del ritiro, statuendo che lo stesso fascicolo poteva ben essere depositato in copia piuttosto che in originale. A questo punto il CNF rivolta la situazione in virtù della circostanza che gli altri difensori non hanno manifestato alcun dissenso al suddetto ritiro e che il medesimo si è svolto davanti ai loro occhi, e non con un intento per così dire fraudolento. In definitiva viene negata la rilevanza dell'asserita violazione dei doveri di diligenza, di buona fede e di correttezza.